"Maltrattato ripetutamente", quel bimbo non c'è più. Imputata la giovane madre

Benevento. Via al processo dinanzi alla Corte di assise ad una 26enne. No ad eccezione difesa

maltrattato ripetutamente quel bimbo non c e piu imputata la giovane madre
Benevento.  

Un'ora di camera di consiglio, poi il rigetto di una eccezione che, se accolta, avrebbe rimandato il processo ad una nuova udienza preliminare. L'aveva sollevata l'avvocato Simona Voso, lamentando la violazione del diritto di difesa, ravvisata nel no del gup Maria Di Carlo, lo scorso 15 febbraio, ad uno slittamento della discussione chiesto dall'avvocato Gerardo Giorgione per motivi di salute (problemi gastrointestinali e iperpiressia).

La Corte di assise (presidente Rotili, a latere Monaco e la giuria popolare) ha infatti ritenuto, citando un paio di sentenze della Cassazione, che dal certificato medico redatto il 14 febbraio, e prodotto la mattina dell'udienza, non risultasse l'impossibilità per il legale ad essere presente il giorno dopo, mancando l'attualità anche rispetto all'indicazione precisa del grado di febbre.

Via libera, dunque, al processo, con l'ammissione dei mezzi di prova e il conferimento dell'incarico per la trascrizione delle intercettazioni, a carico di J. C., la 26enne di Benevento accusata dal pm Maria Gabriella Di Lauro di aver maltrattato ripetutamente, almeno sei settimane prima che il suo cuore si fermasse per sempre, il figlioletto di 5 mesi, morto il 28 gennaio del 2022 al Santobono di Napoli.

Alla donna, che era in aula, vengono attribuite una serie di condotte nei confronti della vittima che gli avrebbero procurato lesioni inquadrabili nella cosiddetta sindrome del bambino maltrattato - per il padre e la nonna paterna, parti civili, gli avvocati Vincenzo Sguera e Fabio Russo.

Erano state queste le conclusioni del medico legale Emilio D'Oro, del neurochirurgo Tommaso Tufo e della neonatologa Beatrice Leopardo, che avevano curato l'autopsia, stabilendo che la morte era stata causata da un'emorragia cerebrale post traumatica causata da una lesione da scuotimento della testa. Gli stessi specialisti avevano poi accertato anche la presenza di una serie di fratture, più o meno consolidate, ai polsi, al torace ed agli arti inferiori.

Tutto era iniziato il 16 gennaio del 2022, quando il piccolo era stato ricoverato al Fatebenefratelli di Benevento. Dopo alcuni giorni era tornato a casa, ma la sera del 25 gennaio era stato trasportato d'urgenza, evidentemente perchè stava male, al pronto soccorso del San Pio di Benevento dove era stato sottoposto ad una Tac e dichiarato in prognosi riservata.

Ne era stato disposto l'immediato trasferimento, compiuto in elicottero, al Santobono, dove, nonostante gli sforzi dei medici, aveva smesso di vivere. I carabinieriavevano raccolto una serie di dichiarazioni dalle quali sarebbe emerso un colpo accidentale con una spazzola, poi gettata perchè rotta, inferto da una cuginetta al bimbo. 

Erano stati sequestrati i cellulari alla mamma e a due zii – la posizione di questi ultimi era stata successivamente archiviata-, poi l'intervento del Tribunale per i minori, che aveva tolto alla donna, per motivi precauzionali, la figlioletta di 4 anni.

Si torna in aula il 22 ottobre.