Guerra al fumo: esteso divieto fuori da ospedali e scuole

La Regione Campania approva la legge contro il tabagismo. Arriva anche la legge contro il mobbing

Previsti anche premi per Istituti virtuosi che promuovono scuole libere dal fumo. E per le vittime di mobbing sportelli nei comuni e un Osservatorio regionale

Arriva il divieto di fumare nelle strutture sanitarie e fuori dalle scuole. Il Consiglio regionale della Campania ha approvato la legge sulla lotta al tabagismo. La legge è stata approvata all'unanimità con 37 voti favorevoli su 37 presenti e votanti. Il testo prevede disposizioni con lo scopo di ridurre ulteriormente i danni per la salute derivanti dal fumo di tabacco attivo e passivo.

Prevista l'estensione del divieto di fumare nelle strutture sanitarie anche nelle aree immediatamente limitrofe agli accessi e ai percorsi sanitari, oltre che nelle aree aperte di pertinenza delle scuole.

A promuovere il disegno di legge la commissione sburocratizzazione della pubblica amministrazione presieduta dal grillino Luigi Cirillo.

“La dipendenza da tabacco, in quanto dipendenza, costituisce una patologia – sottolinea Cirillo - ogni anno in Italia circa 80 mila morti sono imputabili al fumo di tabacco, pari a circa il 20% dei decessi totali con una forte incidenza proprio in Campania.” “Questa legge si pone tre obiettivi prioritari – spiega Cirillo – ridurre il numero di fumatori attivi, tutelare i fumatori passivi e contrastare la dispersione nell’ambiente derivante dagli scarti di fumo, le cicche.”

"La novità più rilevante sarà il piano regionale triennale per la lotta al tabagismo per programmare e finanziare campagne di informazione e di supporto alla disassuefazione dal tabagismo – precisa Cirillo – e nelle strutture sanitarie, l’estensione dei divieti antifumo alle aree aperte limitrofe agli accessi e percorsi sanitari per salvaguardare la salute dei pazienti."

 "Per la scuola prevediamo campagne verso i giovani che sempre più presto, iniziano a fumare con conseguenze gravissime per il loro sviluppo – continua Cirillo – e per questo istituiremo premi annuali per gli istituti scolastici virtuosi sul tema della promozione di ambienti scolastici completamente liberi dal fumo." “L’approvazione di questa legge è la prova di come il M5S – conclude Cirillo – fornisce sempre e solo un contributo attivo per migliorare la vita dei cittadini e in questo caso con la tutela della salute e dell’ambiente”

Il consiglio di Palazzo Santa Lucia ha inoltre approvato anche la legge sul mobbing e il disagio lavorativo. La legge, che parte con una dotazione finanziaria di 200mila euro, istituisce l'Osservatorio regionale sul mobbing per il monitoraggio del fenomeno e in più vengono istituiti presso i Comuni, appositi sportelli territoriali di ascolto del disagio lavorativo.

L'Osservatorio supporta le strutture amministrative regionali competenti in materia di sanità, lavoro e politiche sociali; la struttura amministrativa regionale competente in maniera di sanità per sviluppare programmi di formazione per tutti gli operatori sanitari a definire protocolli per la prevenzione.
L'Osservatore può avvalersi di contributi e consulenze esterne gli aspetti della disciplina del lavoro, economia, giuslavorismo, salute mentale, con documentata esperienza nelle materie oggetto della legge. La partecipazione all'Osservatorio è a titolo gratuito.

«La Campania è pronta a un salto di civiltà» ha detto Antonio Marciano, consigliere regionale del Partito democratico, relatore di maggioranza della legge sul mobbing. Con la legge, come ha spiegato, «la Campania diventerà una delle poche Regioni d'Italia a dotarsi di una strumentazione legislativa per contrastare i fenomeni del disagio lavorativo, della cattiva condizione di lavoro dei nostri lavoratori». «I punti qualificanti - ha affermato Marciano - sono un rafforzamento del centro di riferimento regionale presso la Asl Napoli 1, almeno 2 ulteriori centri clinici di riferimento regionale per allargare la rete del supporto, dell'orientamento e della decodifica del disagio lavorativo, il supporto di sportelli informativi e la costruzione di un Osservatorio regionale che terrà insieme gli Assessorati competenti, le associazioni sindacali e datoriali e le strutture sanitarie locali». «Proviamo a far fare alla Campania - ha concluso - un salto di qualità su un terreno particolarmente sensibile».