Documento contro la sopprressione dei tribunali per i minori

E' la proposta emersa oggi a Napoli

”La riforma va contrastata - la replica di de Magistris - La lotta al crimine passa per il recupero dei ragazzi. Non si puo’ disperdere il patrimonio di esperienze degli operatori della giustizia minorile solo per esigenze ragionieristiche’”

 

Un documento da inviare al Parlamento contro la soppressione dei tribunali per i minorenni a firma di Camera Penale Minorile, Camera Penale di Napoli e Unione Giovani Penalisti per eliminare le criticita’ del provvedimento approvato il 10 marzo scorso alla Camera, ora in discussione al Senato, è la proposta emersa oggi durante l’iniziativa “Perche’ No all'abolizione del tribunale per i minorenni”, svoltasi a Napoli e organizzata dalla Camera Penale Minorile, presieduta dall’avvocato Mario Covelli. 

Ai lavori, coordinati da Domenico Ciruzzi, vicepresidente Unione Camere Penali Italiane, e dal giornalista Rai Romolo Sticchi, hanno partecipato, tra gli altri, Luigi de Magistris, sindaco di Napoli; Maurizio Barruffo, presidente Tribunale Minorenni Napoli; Maria de Luzenberger, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli; Ornella Riccio, magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, Domenico Ciruzzi, Unione Camere Penali Italiane; Aldo Cafiero, toga d’oro del foro di Napoli, i parlamentari Alfonso Bonafede, Ciro Falanga, Carlo Sarro e Giovanni Palladino; Patrizio Oliva e don Tonino Palmese.
In un messaggio, il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, ha detto: “La riforma ha come primo obiettivo quello di evitare la frammentazione e di accentrare in uno stesso ufficio giudiziario le competenze in materia di minorenni e di famiglia, obiettivo perseguito sia dagli addetti del settore, che dall’avvocatura specializzata”, per poi “invitare gli organizzatori a presentare i risultati del convegno per arricchire il dibattito legislativo ancora in corso”.

”La riforma va contrastata - la replica di de Magistris - La lotta al crimine passa per il recupero dei ragazzi. Non si puo’ disperdere il patrimonio di esperienze degli operatori della giustizia minorile solo per esigenze ‘ragionieristiche’”.

“Nel nostro ordinamento costituzionale, il recupero del minore deve prevalere sull’esercizio dell’azione penale”, ha sottolineato l’avvocato Covelli.

Nel corso del dibattito tra i parlamentari, e’ emersa la necessita’ di organizzare un’audizione in Senato per eliminare le criticita’ del provvedimento. L’importanza della specializzazione del recupero dei minorenni e’ stata espressa nelle parole del campione Patrizio Oliva e di don Tonino Palmese.

Redazione Na