Inchieste su appalti: interrogazione al Ministro degli Interni

Nota congiunta i senatori Rosaria Capacchione, Vincenzo Cuomo e Peppe De Cristofaro

I senatori Capacchione, Cuomo e De Cristofaro hanno presentato un'interrogazione al Ministro degli Interni Alfano e sottoscritta anche dai senatori del PD Ricchiuti, Sollo e Spilabotte.

Le ultime inchieste su appalti, pubblica amministrazione e criminalità organizzata gettano pesanti ombre sulla correttezza e sul regolare svolgimento di diverse opere pubbliche nel Paese. Nello specifico abbiamo inteso segnalare  ed interrogare il Ministro su quanto accade a Portici entrambe sulle pesanti inchieste, anche molto recenti, su rapporti tra malavita, imprenditoria e pubblica amministrazione, continua a essere aggiudicataria di una gara di appalto, quella per la riqualificazione del Waterfront cittadino, nonostante non abbia mai avuto la necessaria certificazione antimafia”. Lo affermano in una nota congiunta i senatori del Rosaria Capacchione e Vincenzo Cuomo del PD e Peppe De Cristofaro di Sinistra Italiana-SEL.

I senatori Capacchione, Cuomo e De Cristofaro  hanno presentato un'interrogazione al Ministro degli Interni Alfano e sottoscritta anche dai senatori  del PD Ricchiuti, Sollo e Spilabotte.

Gli interroganti chiedono al Ministro: "Quali provvedimenti  intendono attivarsi per la perdurante mancanza di certificazione antimafia che prosegue nella gestione ed affidamento di appalti pubblici in diverse zone del Paese e con diverse stazioni appaltanti determinando patologie degenerative nelle procedure di assegnazione di appalti pubblici e del tessuto imprenditoriale del Paese”.

“Siamo estremamente preoccupati, – aggiungono – si dice spesso che la Politica deve avere la capacità di controllare e difendere il perimetro di legalità dell’agire amministrativo, eppure la perdurante inerzia nel riscontrare precisi quanto circostanziati esposti su vicende esuberanti la legalità e la liceità amministrativa ci lascia estremamente perplessi”.

“Ciò - concludono Capacchione, Cuomo e De Cristofaro - è ancor più grave quando ci si riferisce, come nel caso di Portici, a procedure di gara e all’espletamento dei lavori ad esse connesse ove siano ravvisate evidenti irregolarità fino a determinare il sequestro del cantiere e la perdita dei fondi comunitari”.

Redazione Na