Niente bikini per loro. Niente burkini per noi

Il divieto a Cannes. E pensare che qualche anno fa le polemiche erano tutte per il bikini

La città di Cannes ha emesso un'ordinanza municipale per vietare l'utilizzo del burkini, il costume da bagno che copre interamente il corpo, sulle proprie spiagge: «manifesta in maniera ostentata un'appartenenza religiosa» e per questo «rischia di creare disturbo all'ordine pubblico». Una sorta di muta, comoda ma che copre tutto il corpo tranne viso, mani e piedi, indossata dalle donne di stretta osssrvamza musulmana perché nulla sia svelato, nulla sia mostrato agli altri. 

L’ordinanza, firmata dal sindaco di centrodestra David Lisnard, vieta «l'accesso alle spiagge e ai bagni» alle persone «che non hanno una tenuta corretta, rispettosa del buon costume e della laicità, che rispetti le regole d'igiene e di sicurezza dei bagnanti nel dominio pubblico marittimo». Interpellato in materia dai media transalpini, il direttore generale dei servizi della città di Cannes ha spiegato che non si tratta di vietare un simbolo religioso, ma «una tenuta ostentata che fa riferimento a un'adesione a dei movimenti terroristi che ci fanno la guerra». I servizi municipali hanno però ammesso che sulle spiagge cittadine non è finora mai stato visto nessun burkini. 


Noi e loro. Oriente e occidente. Una guerra senza territorio ma culturale, sociale, civile e soprattutto religiosa. La religione che tiene insieme e divide che stavolta si combatte a colpi di nudità da coprire, costumi da vietare, look da osservare per rispettare la propria etica. Anche se a indossarli sono le donne, le creature che danno la vita, in oriente come in occidente. Tutto accade sulle spiagge europee e non solo.

La disposizione a Cannes prevede anche una multa di 38 euro per i trasgressori. Il testo dell’ordinanza non nomina la religione musulmana, ma dalle interviste fatte a Lisnard e a Thierry Migoule, direttore generale dei servizi di Cannes, si capisce che il tipo di abbigliamento che si vuole proibire è proprio il burqini, il tipico costume da bagno femminile indossato esclusivamente dalle musulmane. Migoule ha detto all’agenzia di stampa France-Presse che a partire dal 2015 si è cominciato a vedere questo tipo di costume sulle spiagge di Cannes e ha anche aggiunto che non si è più visto da quando è stata emessa la nuova ordinanza.

Il burqini (o burkini) è un tipo di costume da bagno pensato per le donne di religione musulmana che vogliono andare in spiaggia e fare il bagno tenendo però il proprio corpo coperto. Il burqini è fatto con un tessuto leggero in modo da risultare comodo quando si nuota; ha un cappuccio che serve per coprire i capelli in alternativa a uno hijab. La parola “burqini” è un’unione di “burqa” e “bikini” ed è un marchio registrato dall’azienda australiana Ahiidala prima a produrre questo tipo di capo di abbigliamento. Insomma, tutto brevettato.

In Francia c’è una legge, approvata nel 2010, che vieta l’uso in pubblico dei veli che coprono il viso, come ad esempio il niqab che lascia scoperti solo gli occhi. Quindi l’uso del burqini, che lascia il viso completamente scoperto, non è proibito. La stessa legge non vieta nemmeno di portare simboli religiosi, come una croce al collo o una Kippah il copricapo usato da alcuni ebrei anche fuori dalle sinagoghe. Sui social network la decisione del sindaco di Cannes è stata criticata, in particolar modo da Feiza Ben Mohamed, portavoce e segretaria dell’organizzazione Fédération des Musulmans du Sud. Ben Mohamed ha sottolineato tra l’altro che il testo della disposizione vieterebbe anche gli abiti indossato dalle suore e ha detto che si tratta di una decisione razzista. Insomma, l’identificazione delle persone deve subito essere accertata, acclarata in un clima da assetto di guerra che, assurdo, arriva fino in spiaggia. Sì, perchè questa è l’estate della paura, dei divieti, degli attentati che accadono in tutti i luoghi e in tutti i modi. Per questo adesso, fa paura anche un costume da bagno. Orrori e pensieri dei tempi.

E pensare che tra gli anni '50 e '60 le polemiche erano tutte per il bikini. Che (orrore!), rendeva visibile l'ombelico. I tempi sono cambiati. Purtroppo in peggio.

E voi cosa pensate, avreste problemi ad andare in spiaggia con donne che indossano il burkini o, al contrario, la cosa non vi turberebbe affatto?

Siep