"Voucher lavoro, aziende agricole penalizzate"

La nota del deputato di Scelta civica Angelo D'Agostino

“Le aziende agricole con un volume di affari superiore a 7mila euro non possono usare i voucher per pagare i lavoratori stagionali, a meno che non si tratti di studenti, cassintegrati e pensionati. Una disposizione, questa, che, per quanto giustamente finalizzata a eliminare gli abusi nell’utilizzo dei voucher lavoro, rischia di avere un effetto paradossalmente negativo sulle aziende agricole e su quei giovani disoccupati che sono alla ricerca di quelle offerte di lavoro che si creano durante periodi particolari dell’anno come quello della vendemmia.” È quanto scrive il deputato Angelo D’Agostino in un’interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
“È piuttosto evidente – spiega D’Agostino – che la norma in vigore costituisce un ostacolo all'assunzione dei lavoratori stagionali e rischia di favorire il lavoro in nero. Le aziende agricole che hanno bisogno di personale si vedono costrette, infatti, a stipulare contratti di lavoro subordinato, anche se solo per uno o due giorni di impiego. Essendo il limite dei settemila euro decisamente basso e, quindi, diffusamente superato, tale condizione colpisce quasi tutte le aziende che sono costrette ad un aggravio burocratico di non poco conto.”
“È pacifico che occorre combattere gli abusi dei voucher lavoro, e bene ha fatto il Governo a muoversi in tal senso, ma è altrettanto pacifico che non serve passare da un eccesso all'altro. L’auspicio è che il Ministero del Lavoro e il Governo rimedino presto a questo errore. Per quanto mi riguarda  non escludo di avanzare una proposta di modifica alla legge per aumentare la soglia in maniera significativa, adeguandola alle esigenze delle aziende operanti nel settore e di chi – chiude D’Agostino – vorrebbe cogliere le opportunità offerte dai lavori stagionali.”

Redazione