“Aziende chiuse, imprese agricole allo stremo non per colpa della neve che è normale che ci sia a gennaio ma a causa dell’inadeguatezza delle istituzioni.
Non c’è nulla che funzioni e i cittadini dell’Irpinia sono stati abbandonati a sè stessi e la situazione non è degenerata solo grazie ai sacrifici di alcuni dipendenti e volontari dei comuni - questo l’amaro sfogo del presidente di Confimprenditori Gerardo Santoli - Mancanza di acqua, di energia elettrica, contatori rotti, carenza di sale, strade impraticabili, scarico di responsabilità, questa è la situazione che sta vivendo in questi giorni la nostra Irpinia. Carenza anche di uomini e poi sappiamo di tanti dipendenti delle Comunità Montane tenuti a casa in cassa integrazione e in Disoccupazione. Aziende agricole in ginocchio, fabbriche a metà regime, scuole chiuse o sospese che poi è la stessa cosa.
Una vergogna anche per i tanti turisti che si sono recati presso la stazione sciistica del Laceno per poi restare bloccati sull’Ofantina. Di chi è la colpa, facile dire delle istituzioni e della burocrazia, ma adesso bisogna andare oltre e individuare nomi, cognomi e responsabilità di una simile disfatta. Solo chi non conosce la provincia può dire che le cose sono andate bene- conclude Santoli- a loro ricordo i tanti anziani e le famiglie delle contrade o dei centri storici costrette a convivere con l’incubo isolamento con l’unica opportunità di raccomandarsi l’anima al Signore” Foto Santoli a Sky Tg 24
Redazione Av