Tasse pazze, 200 ricorsi. Comune interviene. «Non ci basta»

Avellino, Ufficio Tributi in tilt. Promessi altri arrivi. I Dipendenti: non sono sufficienti

Proteste che si protraggono dallo scorso dicembre. Emessi 26mila avvisi per la Tari nel 2016. E altri 10mila per i tributi degli anni precedenti...

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio

Oltre duecento ricorsi recapitati all'Ufficio Tributi. Dipendenti ridotti all'osso. Sono appena nove, costretti a sobbarcarsi migliaia di procedimenti. La denuncia del vice-coordinatore del Csa, Paolo Sarno. Presente questa mattina in Prefettura. Per incontrare il Comune e chiedere un intervento deciso su un caso che si protrae da mesi. (Clicca sulla foto di copertina e guarda il video di Ottochannel. Montaggio: Matteo Piscopo)

Lo scorso dicembre tanti avellinesi si sono visti recapitare cartelle esattoriali troppo elevate. Talvolta destinate a persone decedute. Tasse relative ai rifiuti e all'abitazione (Tari e Tasi). Proteste che Ottopagine e Ottochannel vi hanno raccontato.

Continua Sarno: «Ci scusiamo con gli avellinesi per i disservizi causati. Capiamo che in un momento di crisi economica come quello attuale, un caso del genere è inaccettabile. Le tasse spropositate possono rompere il fragile equilibrio di una famiglia. Organizzeremo presto una riunione pubblica per spiegare le nostre ragioni».

Sarno racconta cosa è accaduto negli ultimi anni. Un tempo, gli uffici che si occupavano della riscossione di Tari e Imu, contavano oltre venti lavoratori. Oggi ne sono rimasti soltanto nove. 

Ci dice: «Basta vedere le scrivanie: ne abbiamo tre a testa. Una volta erano occupate da altri colleghi. Adesso siamo rimasti in pochi. Alcuni dei quali hanno anche contratti part time».

In Prefettura era presente anche il rappresentante Cgil Marco D'Acunto. Mentre per il Comune c'erano l'Assessore al personale e Contenzioso, Anna Carbone. E il vicesindaco e Assessore al Patrimionio, Maria Elena Iaverone.

Spiega la Iaverone: «Ci impegneremo per aggiungere altre tre unità all'ufficio tributi. Quando sono arrivata c'erano soltanto tre impiegati. Abbiamo emesso  26mila avvisi per la Tari nel 2016. E altri 10mila per i tributi degli anni precedenti. Di fronte alla commissione tributaria sono giunti soltanto duecento ricorsi. Le altre sono richieste in autotutela (Richiesta di rettifica in carta semplice. Recapitata all'ufficio competente). Sicuramente ci saranno degli errori. Ma bisognerà anche verificare caso per caso. E vedere se i contribuenti hanno comunicato in tempo la variazione della propria situazione familiare».

Per l'Assessore al personale Carbone, il caso dell'Uficio Tributi è sintomatico di un'emergenza. 

Spiega: «Ci sono tanti uffici che registrano carenze di lavoratori. Purtroppo sono ancora bloccate le graduatorie di assunzione. Abbiamo deciso di spostare tre unità all'Ufficio Tributi. Ora sono in dodici. I sindacati ce ne chiedevano sedici. Una soluzione impraticabile. Abbiamo acconsentito a istituire la figura di un mediatore. E ci attrezzeremo per fornire l'apparecchiatura elettronica. Oggi imprescindibile per svolgere il proprio lavoro».

Concorsi e assunzioni bloccati a causa dello stato economico del comune. Giudicato in passato “ente deficitario”. Una condizione alla quale si aggiungeva l'impossibilità di assumere dipendenti della Provincia. Proprio la carenza di personale si traduce in disservizi come quelli dell'Ufficio Tributi. Insomma, manca il personale e si offre un servizio scadente.

Mentre i lavoratori impiegati sono costretti a turni massacranti. E esposti alle lamentele degli utenti.  Come un gatto che si morde la coda. Per i dipendenti continuerà a essere così.

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