"Il bacio azzurro" arriva nelle sale cinematografiche italiane

Il 20 aprile la prima proiezione ad Avellino. L'Alto Calore accende i riflettori sull'acqua irpina

Avellino.  

Il prossimo 20 aprile “Il bacio azzurro” arriva nelle sale cinematografiche italiane. Lo hanno annunciato questa mattina negli studi televisivi di Uno Mattina l’attore Sebastiano Somma e il regista Pino Tordiglione, ospiti del salotto mattutino di Rai Uno. Il primo film sulla principale risorsa dell’Alta Irpinia, l’acqua, che grazie alla trasposizione cinematografica ha già conquistato l’importante vetrina dell’Expo di Milano. Un docu-film raccontato come un viaggio fiabesco tra le sorgenti d'Irpinia e l'acquedotto dell'Alto Calore per descrivere l'Anima dell'Acqua. “La pioggia è un bacio azzurro che riceve la terra" recita una frase di una poesia di Garcia Lorca, che ha ispirato il titolo del film.

“E proprio questo bacio viene raccontato, illustrato e descritto dalla prospettiva dell’Irpinia, che dona acqua a 10milioni di persone e a tre regioni: oltre alla Campania, anche alla Puglia, alla Basilicata e al Molise” ha spiegato il regista. Sotto i riflettori della macchina da presa, le sorgenti di Cassano, Montella, Volturara, Caposele che, con le sorgenti di Serino, rappresentano una delle più grandi cassaforte idriche del Pianeta. Non è un caso che si parli del trasferimento di più di 15mila litri di acqua al secondo con oltre un migliaio di sorgenti. Una tema di grande valenza non solo educativa, ma anche politica e sociale: in un  momento cruciale per l’Irpinia e l’Alta Irpinia (in particolare) dove la popolazione sta combattendo contro le multinazionali del greggio per impedire le trivellazioni petrolifere, non si cerca di salvaguardare l’unico bene primario custodito dal territorio: l’acqua.

Oltre alla trama narrativa, il docu-film illustra un progetto educativo: sprecarla, inquinarla, possederne il diritto è fonte di lotte e diseguaglianze. Per questo, la necessità sollecitata dall’Alto Calore, di provvedere al recupero dell’importanza dell’acqua come bene fondamentale di tutti in modo egualitario, attraverso il rispetto per essa e il significato intrinseco che porta: un messaggio di pace, di libertà e di unione fra i popoli. “Il Bacio Azzurro” è un Progetto cinematografico che porta questo messaggio attraverso il recupero del valore archetipico dell’acqua “Quale entità spirituale primigenia e femminile dei popoli antichi di ogni parte del mondo. Non un semplice, freddo elemento chimico, come sino ad oggi considerata, ma riconsegnandole il suo antico ruolo di vera e propria Anima Mundi. L’Acqua Coscienza comune” si legge nella sinossi del film.

 “Il Bacio Azzurro” è una di quelle storie raccontate lentamente alla fiamma di un camino. Un racconto con pochi personaggi. Francesco è un ragazzino di 11 anni vispo e curioso. Abita con la mamma e a scuola va con piacere e con profitto. Crescere è questo. Ma è pure altro. Francesco è più maturo dei suoi amici perché vive il peso di una separazione. Ma il motivo non è importante per Francesco. Per lui è importante l’assenza. E ne risente. L’unico suo desiderio è rivedersi tutti e tre stretti in un sorriso. E tiene questo Sogno ben custodito in sé. Unico altro a saperne è il nonno. Ma, in verità, Angelo non è l’unico. Complice del nonno è una strana “Creatura”, silenziosa e misteriosa, che alla fine trasformerà quella Speranza in Realtà. Grazie a un compito scolastico e alle vacanze, nonno Angelo accompagna Francesco in un viaggio straordinario di Scoperta e di Consapevolezza: conoscerà il mondo magico dell’Acqua, ne conoscerà l’essenza e il profondo significato della vita.

Veniamo al cast. Dagli attori, Remo Girone e Sebastiano Somma, Lorenzo D'Agata, Claudio Lippi, Morgana Forcella, Nicola Pignataro, Paolo Capozzo, Luigi Frasca, Emilio Polcano ed altri; passando per la sceneggiatura di Alberto Rondalli, e il direttore della fotografia Claudio Collepiccolo. Le colonne sonore hanno la voce di Amii Stewart e le musiche del compositore internazionale Giovanni Lodigiani.