Equitalia, rottamazione cartelle: è caos. «Siamo al delirio»

Code e proteste davanti gli uffici di Avellino e non solo

Avellino.  

C’è chi ha dormito in auto per arrivare tra i primi negli uffici di Equitalia. La rottamazione delle cartelle, il pagamento in sette rate dilazionato sta andando verso la fase più calda. Rabbia e proteste anche in Campania dove in migliaia si stanno accalcando nelle sedi della società di riscossione per multe stradali, bolli auto e variegati e sconosciuti importi, oltre che sanzioni per errori nelle dichiarazioni fiscali, che vorrebbero rottamare con pagamenti diluiti e senza interessi. Un’occasione che nessuno vuole sciupare, ma i servizi on line vanno a singhiozzo e le file negli uffici insostenibili. 

 

Accade anche negli uffici di Napoli come in quelli di Avellino, presi letteralmente d'assalto stamane. Non solo. Da oggi è possibile rivolgersi anche ai Caf per rottamare le cartelle per il periodo 2000 - 2016. 

La realtà è che non sempre è facile muoversi tra le pieghe delle normative e delle prassi fiscali. «Tantomeno lasciati da soli davanti ad uno schermo - tuona qualcuno irritato dall’attesa durata letteralmente ore -. Senza contare che nonostante gli uffici chiudano all’1,15, per questioni straordinarie come queste in cui gli uffici sono stati invasi, le porte chiudono prima». Insomma, situazione al cardioplama in cui più di un cittadino ha perso la calma nell’attendere il suo turno. 

Il temine previsto ancora oggi è del 31 marzo: potrebbe essere prorogato fino al 21 aprile, con provvedimento del Governo. 

«Siamo al delirio» e «la procedura per rottamare le cartelle è completamente fuori di senno» anche se «Equitalia forse non ha gradi responsabilità» perchè «si tratta comunque di una norma». Le persone escono dagli uffici esasperate. La media di attesa ad Avellino è di almeno tre ore. 

Lunghe code dei cittadini si accalcano fin dall'alba, stazionano davanti agli uffici di Equitalia per ottenere informazioni relative alle somme citate nella lettera inviata a circa 5 milioni di italiani dalla società di riscossione.

Sulle rate stabilite e da pagare entro luglio prossimo, le prime rate rappresentano il 24% del totale e le ultime il 15%.