di Andrea Fantucchio
(Clicca sulla foto di copertina e guarda le interviste di Ottopagine) Donne che hanno affrontato e vinto il cancro. E ora, per ringraziare il destino, aiutano altre donne a sconfiggere lo stesso mostro. Silente e bastardo. Sono loro l'equipaggio che accompagna il capitano di quella nave tutta rosa, il dottore e consigliere regionale Carlo Iannace.
Oggi una folta delegazione delle Amdos ( Associazione Meridionale Donne Operate al Seno) d'Irpinia era al Moscati. Per la giornata nazionale della salute della donna.
Abbiamo ascoltato alcune pazienti che hanno affrontato e vinto il cancro.
Emilia di Ariano Irpino racconta: «Quando ho scoperto di avere il cancro mi è caduto il mondo addosso. E' qualcosa al quale non puoi abituarti o prepararti. Ti cade addosso e basta. Poi, dopo lo sconforto, ho deciso di combattere. E' stata la famiglia il mio sprone. Soprattutto i miei figli»
Anche Carmelina da Mercogliano è fermamente convinta che sia l'unione a fare la forza: «Qualche anno fa parlare di cancro era un tabù. Si aveva paura. Oggi le donne hanno capito che fare rete è importante. Quando si affronta il cancro è utilissimo affidarsi a donne che hanno già vissuto quest'esperienza. Aiuta a non essere sole. A sentirsi più vicine».
Anche le donne dell'Amdos Bellizzi sono dello stesso pare. Molte di loro si definiscono “veterane della malattia”.
Una di loro racconta: «Anni fa mi fu diagnosticato il cancro. Ho deciso di affrontarlo. E' stato preziosissimo l'incontro col senologo Carlo Iannace. Un medico eccezionale. Un professionista e uomo come ce ne sono pochi».
Già. Carlo Iannace. C'è anche lui oggi per questa giornata della prevenzione.
Commenta con la consueta umiltà: «Sono le donne le grandi protagoniste di tutto questo percorso che stiamo portando avanti. Donne che hanno deciso di affrontare la malattia e aiutare altre persone a superarla. Farsi coraggio a vicenda, superare la paura. Sapere che si può sconfiggere il cancro».
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