E' morto Paolo Pagliuca, addio lupo irpino

Il lutto in città

Avellino.  

 

di Simonetta Ieppariello

Era giovane. Poco più di cinquanta anni. E' morto dopo aver combattuto per molto tempo contro un male incurabile. Paolo Pagliuca si è spento poche ore fa. Dolore e commozione in città. Avellino piange un uomo migliore, un professionista, un tifoso autentico, una persone che con le sue qualità umane e professionali era arrivato ed entrato dritto al cuore della gente. Un vero lupo, vicino e presente in molti anni di una lunga storia dell’Avellino Calcio.

Commosso il ricordo del presidente dell'Avellino Calcio, Walter Taccone, che annuncia la volontà di giocare nel prossimo match con il lutto al bracico, in segno di rispetto e ricordo di un uomo del club.

«Oggi è un giorno triste - spiega Taccone -. Era un uomo di fiducia dello staff. E' sempre stato vicino alla nostra famiglia, alla squadra. Ha aiutato gli atleti in delicate fasi di preparazione. Un vero professionista. Un vero lupo, molto legato ai colori sociali, alla squadra, alla sua città». 

La malattia negli ultimi tempi lo aveva tenuto lontano dal campo.

«Dall'inizio della Lega Pro è stato un protagonista del percorso atletico dei nostri atleti - continua Taccone -. Una persona squisita, un grande professionista. No, non è retorica d’occasione dire che è morto, che la squadra, l’Irpinia intera ha perso un uomo vero, una persona migliore».

Nelle prossime ore la società darà comunicazione delle iniziative a ricordo di Paolo Pagliuca.

La figlia di Paolo, Giulia su Facebook scrive: “Salve a tutti, purtroppo devo darvi una brutta notizia, papà non ce l’ha fatta…”