Iannace cittadino onorario, commozione e festa a Mercogliano

Centinaia di donne dell'Amos insieme al medico direttore dell'unità di senologia del Moscati

Mercogliano.  

 

Commozione, gratitudine, gioia e speranza. Sono le parole che accompagnano da più di dieci anni le donne operate al seno in Irpinia, parole che sono riecheggiate in una gremitissima aula consiliare al comune di Mercogliano dove è stata consegnata la cittadinanza onoraria a Carlo Iannace. Il direttore della Breast Unit del Moscati di Avellino è da sempre apprezzato per le sue spiccate doti umane mostrate in anni di ininterrotto lavoro al fianco delle donne, tanto da aver creato un vero e proprio modello da esportare in altre realtà sanitarie italiane.

Emozionato e travolto dall'affetto di tante persone Carlo Iannace ha commentato così questa giornata speciale:

“Sono felice, per me questi momenti valgono più di tutto. Abbiamocreato una rete sul territorio che mette in collegamento l'ospedale col cittadino. Perché è vero che l'ospedale è il luogo della cura, ma non dobbiamo mai dimenticare che si rivolge alla gente ed è il luogo di tanta sofferenza. Un risultato che voglio condividere con chi quotidianamente mi affianca, l'intero reparto della Breast Unit del Moscati e soprattutto le donne dell'Amos che mi sostengono nel rispondere ogni giorno alle tante richieste di aiuto”.

Tra i primi sostenitori di Iannace c'è Massimiliano Carullo sindaco di Mercogliano che ha presiedeuto l'evento in un palazzo comunale vestito con palloncini rosa e striscioni.

Carullo: “Dopo il pascale di Napoli l'Ospedale Moscati è al secondo posto per numero di prestazioni chirurgiche, oltre 400 casi di neoplasie al seno in dodici mesi, 17034 pazienti seguite, senza parlare delle 189 giornate di prevenzione che si sono svolte sul territorio grazie all'attività volontaria di tante donne guarite dalla malattia con lo scopo di sostenerne altre affette dalla stessa patologia. Iannace e l'Amdos sono un patrimonio, un esempio per altre realtà sanitarie, questa è la buona sanità pubblica che vogliamo. Desidero ringraziare il dottore Iannace per aver aiutato a migliorare la qualità della vita di tanti concittadini, ridando loro speranza e gioia”.

Presenti alla manifestazione anche i genitori del medico sannita e il prefetto di Benevento Paola Galeone: “Una presenza doverosa non solo in qualità di prefetto, ma perché sono stata paziente del dottore Iannace e perché sono una donna come tante oggi in questa sala che ha ricevuto cure di altissima professionalità ma anche un sostegno umano impagabile”.

Ad accompagnare la consegna della cittadinanza onoraria un commovente Inno di mameli cantato con le lacrime agli occhi dalle decine di donne che hanno voluto presenziare all'evento. Carullo ha dato anche lettura di una lettera di Don Krzysztof Kruk, membro della conferenza episcopale campana e responsabile della pastorale sanitaria della Diocesi di Avellino.

“...Per la sua personalità caratterizzata dalla bontà, dall'amore fraterno dalla stima e dal rispetto del prossimo Carlo dà testimonianza a Cristo presente in ogni persona e specialmente in ogni sofferenza”.

Un lavoro quello dell'Amdos cominciato esattamente dieci anni fa.

Silvana Ianuario (Amdos Avellino): “Ricordo quanto è stato difficile all'inizio entrare nel reparto, avvicinarsi alle donne che non erano abituate a parlare del loro problema, spesso abbandonate davanti alla malattia. Abbiamo creato una rete che col tempo si è allargata sempre di più a tutti i 119 comuni della provincia di Avellino e adesso contiamo quasi mille volontarie”.

 

Rossella Strianese