Attentato a Barcellona. Danilo: Città blindata, ma stiamo bene

Milioni di turisti in città.Apprensione per i residenti in città.Il racconto di alcuni avellinesi

ALMENO TREDICI MORTI su La Rambla. La polizia ha ufficializzato che si tratta di un attentato terroristico, e ha segnalato su Twitter che si cerca un uomo bianco di un metro e 70, con una maglietta bianca a strisce blu.

Avellino.  

 

di Simonetta Ieppariello

 

Il furgone ha iniziato la sua corsa omicida a Plaza de Catalunya fino alla piazza del mercato della Boqueria, a ben 600 metri di distanza. Una traiettoria precisa, mai deviata, travolgendo chiunque e qualsiasi cosa trovasse sul suo cammino. Un furgone ha travolto diverse persone sulla Rambla a Barcellona. Lo riferiscono testimoni e la polizia catalana, scrive la stampa spagnola. Il viale è stato transennato ed evacuato. Il bilancio, secondo i media spagnoli, è di almeno due morti e una ventina di feriti. «Stiamo seguendo in tv quanto accade - racconta Danilo Di Monaco un 40enne avellinese da anni residente a Barcellona -». Lui ha il suo ristorante Bello e Buon a circa tre chilometri dal punto dell'attentato. Un ristorante affermato e punto di ritrovo e arrivo per tantissimi turisti italiani a Barcellona, meta irrinunciabile per gli avellinesi che arrivano nella città spagnola.

La polizia ha ufficializzato che si tratta di un attentato terroristico, e ha segnalato su Twitter che si cerca un uomo bianco di un metro e 70, con una maglietta bianca a strisce blu.

Il furgone è salito sulla parte centrale del celebre viale del centro di Barcellona, percorso da numerosi turisti, e si è schiantato contro una edicola all'altezza dell'incrocio con Carrer Bonsucces, riferisce La Vanguardia, dopo avere investito una decina di persone. La tv pubblica Rtve ha mostrato una immagine con alcune persone stese a terra. 
 

«Sto seguendo in tv quanto accade. La prima cosa che ho fatto è stata telefonare a mia nipote Laura. Mi sono accertato che stesse bene. Ho tirato un sospiro di sollievo. Ora sto seguendo con altri amici quanto accade. Siamo bloccati. La città è blindata. La tensione alle stelle tra sirene e caos. Sembra ormai chiaro, è stato un attentato. Non possiamo prendere mezzi pubblici. C'è molta paura. Le notizie si rincorrono. Una cosa senza precedenti per una città multietnica e accogliente come la nostra Barcellona». La Rambla è un tratto di strada lungo un chilometro e 400 metri, che collega Plaza Catalunya con il Porto antico.

Abbiamo contattato anche Luca Quaglia un altro avellinese che vive e lavora a Barcellona. «Stiamo bene. Per fortuna siamo lontani dal luogo dell'attentato. Sto ricevendo tantissime telefonate. Io stesso sto chiamando tutte le persone che conosco che vivono qui o sono arrivate in vacanza. La tensione è tanta ma almeno personalmente mi trovo lontano dal luogo dell'attentato».

«Tranquilli, sto bene e al sicuro». Rasserena tutti così Mariatolmina Ciriello giornalista avellinese che si trova a Barcellona. Un messaggio efficace per tranquillizzare quanti in Irpinia continuano a cercare di contattarla per sapere che sta bene.

Stesso messaggio in chat anche da Pietro Lionetti, proprietario e gestore del ristorante a Barcellona Le Cucine Mandarosso. «Abbiamo chiuso temporaneamente l'attività in attesa che la polizia ci rassicuri che la situazione è pienamente sotto controllo. Sono stati momenti terribili, concitati. Siamo sotto choc, ma non in pericolo. La situazione è stata gestita con velocità e capacità dalle forze dell'ordine». 

Il conducente è fuggito ed è ricercato dalla polizia, riferisce El Periodico online. Il conducente ha abbandonato il veicolo e sarebbe fuggito, armato, a piedi. Come riferisce la tv pubblica Rtve, due persone armate sono trincerate in un ristorante turco del mercato della Boqueria, sulla Rambla. Non è chiaro al momento secondo l'emittente se abbiano preso degli ostaggi. Subito prima ci sarebbe stata una sparatoria.
Lo scrive il sito del quotidiano La Vanguardia.

Si tenta di portare ordine pubblico. Si invitano gli esercenti a chiudere i negozi.

Il furgone utilizzato è bianco, raccontano testimoni citati dai media. Il governo catalano ha ordinato la chiusura della stazioni di metro della Plaza Catalunya, vicino al luogo in cui il furgone bianco ha investito diverse persone. La polizia ha invitato i negozianti a chiudere i loro locali quale misura di precauzione.

«Io ero in un negozio, le altre 4 persone che erano con me si sono trovate dietro il furgone che andava addosso alla gente nella zona pedonale. La folla correva». Lo racconta all'Ansa Chiara, una ragazza italiana testimone di quanto sta accadendo a Barcellona, e che ha trovato rifugio in un negozio della Rambla. «Adesso non ci fanno uscire, sentiamo che fuori c'è la polizia, ma da qui non vediamo niente. Ci stanno portando al piano inferiore del negozio».