Nemmeno un mese e guarda come è ridotta Piazza Libertà: VIDEO

Un mese dall'inaugurazione delle fontane. La piazza è già vandalizzata. Guarda le immagini.

(Clicca sulla foto in alto e guarda il video) Liquidi e rifiuti gettati a terra, panchine e muretti graffitati. Non si può sempre incolpare soltanto l'amministrazione comunale.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Hanno voluto la piazza e ora non sanno custodirla: il paradosso di Piazza Libertà. E' stata aspettata per mesi, criticata per l'estetica dell'ascensore e il ritardo nell'inaugurazione delle fontane, ma ora che tutto sembrava andare per il verso giusto, ecco che i cittadini hanno cominciato a vandalizzarla. (Clicca sulla foto di copertina e guarda il video del collega Angelo Giuliani)

SE IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO...

Vi abbiamo parlato del colorante rosso versato in una delle fontane, dei graffiti su panchine e muretti, ma è sufficiente una passeggiata in piazza per notare il pavimento già rovinato. Chiazze di liquidi gettati ovunque, chewing gum fatte cadere a terra, cartacce e bicchieri di plastica disseminati qua e là nonostante i cestini della spazzatura.

Un problema di vigilanza, diranno in molti. Ma se telecamere e sanzioni possono essere un ottimo deterrente per i vandali, è altrettanto necessaria un'inversione di tendenza nel rispetto del patrimonio pubblico.

Abbiamo già visto spettacoli degradanti nello spiazzale dell'ex cinema Eliseo, lasciato alla mercé degli incivili, e in tanti parchi della città a cominciare dalla villa di via Colombo.

VANDALI INDISTURBATI

A Piazza Libertà, però, la fotografia è ancora più degradante. Perché questa è una delle cartoline più significative del capoluogo irpino e racchiude tutto quello che Avellino non dove più essere: una città sporca e allergica alla bellezza.

E non è sufficiente dare la colpa alla politica. Degli errori dell'amministrazione, anche su Piazza Libertà, abbiamo discusso. Dalla mancata istallazione di un sistema di irrigazione automatico, passando per un'ascensore invasiva esteticamente, senza dimenticare la scelta della spianata bianca che diventa un deserto incandescente d'estate.

Ma questo non può essere l'alibi per vandali e incivili irrispettosi della città. Essere educati alla bellezza e preservarla è infatti il primo antidoto che può liberare Avellino dalla catalessi di questi anni, perché è proprio la valorizzazione del bello il pass par tout per un'avvenire diverso che deve coinvolgere i giovani nella costruzione di una città dall'identità chiara che non può prescindere dalla tutela degli spazi pubblici.

Questo percorso di rinascita inizia dai cittadini. In quest'ottica sono fondamentali  le realtà nate attraverso il web, come i gruppi di cittadinanza attiva, uno su tutti “Non sei irpino se” dell'amico Luca Del Gaudio.

COME SI SALVA LA CITTA'?

I cittadini devono infatti essere i primi custodi di Avellino denunciando i disservizi, cercando la collaborazione della stampa e delle forze dell'ordine affinché tutelino gli spazi pubblici, proponendo progetti di riqualificazione e valorizzazione delle aree della città oggi abbandonate.

Ricordiamo tutti i comitati di quartiere nati in città: quelli di Valle, il centro storico, Viale Italia e Bellizzi. Gruppi di cittadini volenterosi che hanno deciso di non starsene con le mani in mano aspettando soluzioni esterne a problematiche che conoscono meglio di chiunque altro poiché li riguardano in prima persona.

Sono loro, questi cittadini attivi, la speranza per il futuro della città. E la risposta concreta ai disfattisti che si fermano alle lamentele senza proporre alternative.

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