Acs, De Stefano a giudizio: «Accuse infondate»

Parla l'avvocato di De Stefano Nello Pizza. Dopo il rinvio a giudizio del suo assistito.

Avellino.  

Sereno e concentrato sul lavoro. Lello De Stefano ha accolto con soddisfazione il proscioglimento dal reato di calunnia. E si prepara ad affrontare l'udienza di febbraio. Dopo il rinvio a giudizio disposto dal Gup Giovanni Fiore.

I fatti fanno riferimento ad un presunto utilizzo dell’auto blu di De Stefano per fini non istituzionali. De Stefano è accusato anche di truffa ai danni della Telecom, azienda di cui è dipendente. Secondo l’accusa, avrebbe  ottenuto illecitamente dall'azienda telefonica rimborsi per il noleggio di auto per viaggi di lavoro.

L'avvocato di Di Stefano Nello Pizza spiega: “Il mio assistito è sereno, dimostreremo in sede processuale l'infondatezza delle accuse. Non c’è stata violazione della norma perché De Stefano ha sempre utilizzato l’auto dell’azienda come previsto dalla legge, facendo anche risparmiare Alto Calore. Avrebbe potuto chiedere in alternativa rimborsi chilometrici più consistenti. Nei confronti di Telecom non c’è ipotesi di reato. In quanto non è stato mai richiesto il rimborso per il noleggio delle autovetture».

Il processo inizierà il 18 febbraio.