Pensionati, lettera aperta al sindaco di Avellino Paolo Foti

Dal segretario provinciale del Partito Pensionati di Avellino, Antonio De Lieto

Riceviamo e pubblichiamo

Avellino.  

Il segretario provinciale del Partito Pensionati di Avellino, Antonio De Lieto, ha inviato una lettera aperta al  Sindaco di Avellino  relativa alla drammaticità, del  problema della solitudine, dell’emarginazione e del bisogno, che  anche nel comune capoluogo crea una situazione preoccupante, con la quale confrontarsi.

Una crisi che colpisce, soprattutto, fasce della popolazione, già duramente provate dalle condizioni difficili di sempre. Troppe volte anziani, malati e bisognosi di tutto,  vivono soli e non hanno alcuna rete parentale di sostegno, hanno pensioni da fame, quando ce l’hanno, che li costringe a vivere nella continua privazione ed in perenne condizioni di disagio  che non è solo economico, ma attiene al vivere quotidiano.

Appare evidente la necessità di una maggiore e  particolare attenzione per i loro bisogni  e la situazione è aggravata dalla situazione  in cui questa fascia di cittadini si trova, molto spesso incapace di  chiedere, di rapportarsi  con le Istituzioni e per questo , molto più fragile ed a rischio.

Alla luce di queste considerazioni, i consiglieri del Partito Pensionati, nella loro “mozione”, sottolineano la necessità della realizzazione di uno strumento, nel Comune di Avellino, capace di individuare tutte quelle situazioni a “rischio”, proprio come una sorta di azione preventiva contro gli effetti estremi di solitudine, povertà e malattia ed  emarginazione  sociale. Maggiore attenzione quindi, viene ritenuta necessaria dal Partito Pensionati, verso tutte quelle situazioni individuali “estreme” nella convinzione che è dovere basilare delle Istituzioni essere vicini e solidali proprio  verso chi vive situazioni di disagio  a tutto campo.

La nota  dell’esponente del Partito Pensionati, chiede che il Sindaco, si impegni a realizzare una “mappa del bisogno”, attraverso una rete di assistenti sociali, con settori dedicati, in particolare, a contattare, oltre che personalmente,anche per telefono, pressoché quotidianamente, i soggetti inclusi in un programma inserito nel contesto della “mappa”, al fine di scongiurare situazioni drammatiche di disagio morale e materiale, per una percentuale significativa  di cittadini di Avellino.