Bilancio, aumenta il costo dei servizi a domanda individuale

Intervista all'assessore alle Finanze Maria Elena Iaverone sullo stato dei conti del Comune

«Conti in attivo con un avanzo di oltre 3 milioni e 300mila euro e Patto di stabilità rispettato. Ma peseranno i 2 milioni e mezzo di euro di taglio ai trasferimenti da parte del Governo». I revisori dei conti insistono su residui, coperture e Acs.

Avellino.  

ll Comune di Avellino chiude i conti in attivo e cerca di avviare un’opera di risanamento necessaria a mettere definitivamente al sicuro l’ente. Presto in aula approderà il bilancio, con la consapevolezza che per quest’anno il Governo centrale ha già tagliato altri 2 milioni e mezzo di euro ai trasferimenti destinati al capoluogo irpino.

Intanto dalla relazione dei Revisori dei Conti viene confermato lo status di "ente strutturalmente deficitario" nell’esercizio 2014, cosa che comporterà un aumento della percentuale di copertura del costo dei servizi a domanda individuale, come ad esempio gli asili nido e la mensa. Altre raccomandazioni dell’organo contabile, poi, hanno riguardato il sollecito della consegna del bilancio da parte di alcune partecipate; l’adeguamento del contratto con l’Acs per alcune attività svolte al fine di evitare l’insorgenza di debiti fuori bilancio e aggravi economici per il Comune, riducendo allo stesso tempo la spesa per il personale della medesima srl controllata; un’accelerazione sulla riscossione delle entrate in generale; la necessità di un monitoraggio continuo dei residui attivi e passivi per accertarne l’entità, consigliando fino ad allora di «vincolare prudenzialmente tutto l’avanzo di amministrazione al Fondo Svalutazione Crediti».

La giunta comunale ha dato l’ok al consuntivo 2014 che nella seconda decade di maggio sarà portato in consiglio comunale per l’approvazione. Dagli schemi contabili appare rispettato il Patto di Stabilità e la prescrizione della Corte dei Conti sui debiti fuori bilancio. L’assessore alle Finanze, Maria Elena Iaverone, ha snocciolato ad Ottochannel (domani sul canale 696 dopo il tg delle 13.45 l’intervista integrale) le cifre più importanti e parlato del futuro economico-finanziario dell’ente.

Lo stato di salute del Comune. «Chiudiamo il bilancio con una cassa attiva per 13118000 euro più altri 500mila euro sui conti postali. Il dato finanziario complessivo indica un avanzo di 3346000 di euro, destinati in gran parte per legge a spese d’investimento e rimborso mutui. Inoltre, già a partire dal primo gennaio abbiamo avviato un riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi (ereditati dal passato). Questa operazione ci farà conoscere lo stato economico-finanziario reale del Comune».

Il caso Assoservizi e i 28 milioni di euro di evasione rilevati dalla srl. «Si tratta di avvisi che vanno verificati per sapere la loro vera entità. I dati ufficiali presenti per il consuntivo 2014 indicano, invece, un’evasione recuperata e riscossa per 350mila euro, e per l’anno 2015 si parla di un milione di euro. La questione è molto complessa. Intanto, la giunta ha dato mandato al segretario generale di avviare una procedura di revoca e annullamento, diffidando la società concessionaria dal continuare l’attività anche dopo il 16 marzo. Ma nonostante ciò, pochi giorni fa, è stata inviata una seconda diffida ad Assoservizi perché ha continuato nell’attività di accertamento e recupero. Non è che questi avvisi non siano validi ma non era possibile emetterli…».

Durata del contratto. «Ritengo che la scadenza sia il 31 marzo, poi se c’è un verbale senza protocollo, firmato dal dirigente e dalla società, per la consegna della banca dati dei contribuenti in una data diversa, è tutto da verificare ma in altre sedi. Una cosa è certa: avviato il procedimento di decadenza, il Comune ha il potere di fermare le operazioni di accertamento della concessionaria. Ora per le verifiche sugli avvisi è stato incaricato l’avvocato Gennaro Terracciano. Resta il fatto che, nelle more del procedimento, gli atti emessi da Assoservizi dal 16 marzo in avanti non sono validi».

Aggiornamento del regolamento comunale sui tributi. «Quello attuale risale al 1994, quindi, d’intesa con l’avvocato Dino Preziosi presidente della II Commissione abbiamo deciso di adeguarlo alle normative e alle nuove esigenze: Due elementi su tutti da armonizzare: l’altezza dei sottotetti che fino ad un metro e cinquanta possono essere ignorati al fine del pagamento della tassa sui rifiuti; e la variazione della composizione numerica del nucleo familiare da tenere in considerazione».

Il futuro dell’ente e i tagli ai trasferimenti. «Registriamo altri 2,5 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno. Dunque è necessario spingere sul recupero dell’evasione e sulla riorganizzazione del personale per rendere la macchina amministrativa più efficiente…».

Alessandro Calabrese