Piazza Castello, si sblocca la messa in sicurezza

Ok al mutuo dalla Cassa Depositi e Prestiti, al Comune arrivano un milione e mezzo di euro

Conto alla rovescia per la ripartenza dei lavori nell'agorà tra il Teatro Gesualdo e il Conservatorio Cimarosa. Presto il bando di gara e l'assegnazione dell'intervento di capping superficiale. Il via potrebbe arrivare intorno alla metà giugno.

Avellino.  

Si sblocca il mutuo per finanziare la messa in sicurezza di Piazza Castello. Al Comune di Avellino è giunto l’ok della Cassa Depositi e Prestiti. Concessi circa un milione e mezzo di euro per realizzare l’intervento di capping superficiale che dovrà isolare la falda acquifera sottostante l’intera area del cantiere, evitando che sostanze nocive e inquinanti possano permeare il terreno e finire nel Rio San Francesco.

Il finanziamento, inoltre, servirà anche a spostare altrove tutte le utenze: energia elettrica, gas metano, acqua e fognature comunali. Per questo motivo, la prossima settimana è in programma una conferenza dei servizi con i referenti di Enel, Sidigas, Alto Calore e Gestione Impianti fognari del Comune. Con loro bisognerà mettere a punto l’organizzazione dell’intervento, volto a bypassare tutti gli allacci verso la “quinta” del Teatro Carlo Gesualdo. Ciò avverrà attraverso dei cunicoli di servizio che permetteranno un agevole spostamento. Un’operazione necessaria per la futura manutenzione delle stesse utenze, altrimenti impossibile dopo i lavori di messa in sicurezza senza cambiare l’allocazione delle utenze.

Adesso si procederà alla stesura di un cronoprogramma che dovrà prevedere, in via preliminare, la rimozione dei cumuli di terreno derivanti dagli interventi di “monitoraggio ambientale” svolti dalla ditta incaricata. Una sorta di mini bonifica che ha riguardato anche test su acqua e suolo, accertamenti sull’eventuale presenza di amianto e, infine, tagli alla vegetazione cresciuta in maniera selvaggia negli oltre due anni in cui il cantiere è stato fermo e l’area sotto sequestro, a causa del ritrovamento di scarti di edilizia e materiali pericolosi sotterrati.

Nel frattempo, gli uffici dell’ente prepareranno la gara d’appalto per affidare l’esecuzione dei lavori. Il bando sarà subito predisposto, in modo da avviare al più presto l’iter di assegnazione. L’intera procedura si concluderà all’incirca entro un mese e per la metà di giugno potrebbe essere consegnato il cantiere per l’avvio della messa in sicurezza. Opera che si prevede possa essere conclusa in 26 settimane.

Sullo sfondo resta la polemica con la Soprintendenza che avrebbe voluto preservare lo scavo archeologico a ridosso dei resti del castello. E per questo motivo ha inserito nel parere positivo del Settore Ambiente della Regione (dato al termine della procedura di nulla osta della conferenza dei servizi con tutti gli enti interessati) una serie di rilievi e suggerimenti. Molti di questi, però, non sono stati accolti perché avrebbero snaturato l’obiettivo dell’intervento e comportato una spesa elevatissima che le casse comunali non sono in grado di sostenere.

Alessandro Calabrese