Scrutatori, i 5 Stelle: altrove scelti solo tra i disoccupati

Sorteggio tra le polemiche questa mattina a Palazzo di Città. La Protesta dei "grillini"

La nomina della commissione elettorale è avvenuta attraverso una procedura casuale computerizzata. Per l'attivista De Guglielmo il segnale della «mancanza di volontà da parte dell'amministrazione comunale». Per Poppa garantita massima trasparenza.

Avellino.  

Sorteggio degli scrutatori tra le polemiche questa mattina al Comune di Avellino, dopo che l’amministrazione non ha aderito all’invito del Movimento 5 Stelle di selezionare i candidati solo tra le liste dei disoccupati. Scelta effettuata dai Comuni di Montecalvo e Fontanarosa. Il sindaco Paolo Foti ha dichiarato che la commissione si è attenuta alla normativa nazionale e alle disposizioni indicate in una delibera di consiglio di circa un anno fa. Da qui la protesta civile del Meetup che ha assistito alle operazioni svolte pubblicamente nella sala stampa di Palazzo di Città e guidate dal responsabile dell’Ufficio Elettorale Giuseppe Ruggiero. Presenti anche lo stesso primo cittadino, il segretario generale Riccardo Feola e i membri della commissione Nicola Poppa, Nicola Negrone e Monica Spiezia.

296 gli scrutatori e 150 i sostituti presi dagli elenchi attraverso una procedura casuale computerizzata.

In prima fila alcuni esponenti dei 5 Stelle, tra i quali Giuseppina De Guglielmo che ha sottolineato come è mancata la volontà di fare questa scelta, assolutamente possibile: «In Irpinia Montecalvo e Fontanarosa hanno già comunicato di aver scelto questo criterio di selezione - ha spiegato l’attivista grillina - non sappiamo se anche altri risponderanno positivamente ma resta il fatto che quella che abbiamo proposto è un’opzione percorribile. Dunque, ciò che il sindaco dice che non si può fare gli altri lo hanno già fatto. Il Meetup di Avellino aspetta risposte chiare, non le solite promesse. Sarebbe bastato che il consiglio comunale si fosse pronunciato in merito e non avesse lasciato in vigore quanto deliberato un anno fa. Anche molti altri cittadini hanno espresso criteri diversi per la selezione degli scrutatori in questa campagna elettorale, tutti per dare una mano alle fasce più deboli e bisognose. Ma la direzione presa è stata un’altra»

Di opinione diversa il consigliere Poppa che ha affermato: «Non sono autonomi o personalizzati i criteri utilizzati dal consiglio e dalla commissione. C’è una legge dello Stato in base alla quale la commissione nomina gli scrutatori e noi abbiamo dato anche un’interpretazione estensiva alla stessa con il sorteggio pubblico proprio per garantire massima trasparenza, chiarezza e correttezza. La norma non ci consente di nominare candidati solo disoccupati. Ci dicono che altri comuni lo hanno fatto ma non è detto che hanno interpretato bene la legge, il nostro indirizzo è stato unilateralmente stabilito da maggioranza e opposizione».

Alessandro Calabrese