«Sono andato anche in prefettura per chiarire qual è la situazione reale nell’Ambito A04 e quali sono i veri impedimenti alla base del dissenso dei comuni che stanno chiedendo di uscire dal Piano di zona e gestirsi autonomamente. Non posso dire di più, se non che i bandi sono stati pubblicati e sono chiari. Basta leggere la documentazione per comprendere perché c’è qualcuno che non è in sintonia con la gestione del Comune capofila». Poche ma significative le affermazioni del coordinatore del Piano di zona sociale, nonché vicesindaco di Avellino, Stefano La Verde, carpite questa mattina a Palazzo di Città.
Su questa vicenda e sulla querelle che sta bloccando l’erogazione dei servizi, in verità La Verde ha detto non voler rilasciare interviste né dichiarazioni. «Non voglio fare polemiche con nessuno - ha aggiunto nel corso di un breve scambio di battute prima della nomina degli scrutatori - dico solo che ho già fatto tutti i passaggi istituzionali che dovevo e le posizioni sono estremamente chiare».
Il riferimento va ai bandi con il sistema del cottimo fiduciario, che apre l’orizzonte contrattuale di assistenza socio-sanitaria a tutte le coop sociali e non solo a quelle che avevano già lavorato per l’ex consorzio e che magari speravano in una riconferma automatica. Massima trasparenza, quindi, e competizione allargata per evitare qualunque possibilità di aggiudicazioni senza una gara corretta e regolamentata, e per spuntare anche un corrispettivo migliore.
Altra nota dolente trapelata dalle parole di La Verde è quella relativa al pagamento delle quote di compartecipazione: somme che sarebbero state erogate solo in parte da alcuni dei 16 comuni dell’Ambito A04. E senza gli importi necessari diventa complicato organizzare il progetto.
Di tutto ciò si parlerà la settimana prossima in commissione ma anche nella riunione di Piano, convocata per mercoledì prossimo. Potrebbe svolgersi in quella occasione l’atteso faccia a faccia tra La Verde e i dissidenti che chiedono di uscire dall’ambito territoriale.
Alessandro Calabrese
