Assoservizi, sulla chiusura del caso l'enigma scadenza

Il 3 giugno confronto al Comune tra il segretario generale e il legale rappresentante della srl

L'amministrazione chiederà la risoluzione consensuale del contratto. Intanto il procedimento avviato punta diritto verso la revoca-annullamento delle 2 delibere di estensione dell'attività di accertamento. Ma per chiudere potrebbe spuntare una penale

Avellino.  

La querelle Assoservizi potrebbe chiudersi il prossimo 3 giugno con il confronto previsto a Palazzo di Città tra l’amministrazione comunale e il legale rappresentante della srl concessionaria per i tributi locali. L’obiettivo del Comune di Avellino è quello di giungere ad una risoluzione consensuale del contratto che possa mettere la parola fine sul caso che si trascina ormai da circa 4 mesi.

Per raggiungere questo tipo di soluzione, però, potrebbe essere necessario il pagamento di una penale. O quanto meno dei servizi resi fino alla scadenza naturale del contratto che era fissata nel 31 marzo e non fino al 16, giorno in cui l’amministrazione ha di fatto sospeso l’azione della società rendendola nulla da quel momento in poi.

Per la società di accertamento, invece, il contratto sarebbe in essere fino all’inizio di novembre, in quanto i database per procedere alle verifiche gli uffici comunali li avrebbero consegnati solo in un secondo momento rispetto alla firma dell’accordo. In ogni caso l’ente di Piazza del Popolo con il procedimento avviato va diritto verso la revoca-annullamento delle due delibere di giunta che hanno consentito l’estensione dell’attività di riscossione dei tributi locali in favore di Assoservizi.

Alessandro Calabrese