Rifiuti, Bianchino chiede l'ampliamento dello Sto altirpino

Il fronte dei sindaci dell'Alta Irpinia abbandona l'assemblea e viene a mancare il numero legale

Avellino.  

L’assemblea dell’Ato Rifiuti convocata dal presidente Mario Bianchino presso il comune di Avellino per l’approvazione del regolamento della Conferenza d'Ambito e la delimitazione degli S.T.O. è saltata per mancanza del numero del legale. Ad abbandonare l’aula, un gruppo di sindaci dell’Alta Irpinia, che hanno respinto, di fatto, l’invito del presidente a rimodulare la perimetrazione del Sistema Territoriale Operativo ufficializzato dal sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo.

L’invito a includere nello Sto Alta Irpinia, che replica il tavolo della Comunità Montana calitrana, anche alcuni comuni della Terminio Cervialto non è stata accolta di buon grado dal fronte dell’alto Ofanto, che ha espressamente chiarito le motivazioni delle scelte adottate, in linea con i criteri di efficienza, efficacia ed economicità.

Al momento sono due le questioni sollevate al tavolo provinciale: la costruenda città dell’Alta Irpinia che non solo include i cinque comuni della Terminio Cervialto, ma prevede espressamente la gestione del ciclo integrato dei rifiuti come pilastro del Progetto Pilota; e dall’altro canto, la legge regionale che invita i comuni a costituire gli Sto in relazione al perimetro degli enti montani.

Non solo. I firmatari del protocollo d’intesa altirpini per la nascita dello Sto a 16 comuni non erano tutti presenti all’assemblea. Un’assenza che rileva in ogni caso ulteriori frizioni, non solo nell’assemblea provinciale, quanto al tavolo del Progetto Pilota.

Se la votazione dello Sto Alta Irpinia dovesse ottenere esito favorevole, intanto, resta il nodo dei sei comuni della montana Terminio Cervialto che da soli non riuscirebbero a coprire i 15mila abitanti, e rappresenterebbero una forza numerica esigua “O non compatibile” come sostengono gli addetti ai lavori, tale da costituire un Sistema autonomo e indipendente.

La votazione infine è stata rinviata e la discussione spostata su altri tavoli.

Elisa Forte