Carceri in Irpinia: strutture vecchie e meno sovraffollamento

Presentati al Carcere Borbonico i risultati dell'indagine promossa dalla provincia di Avellino

Avellino.  

Giustizia, salute e trattamento. Sono i tre aspetti fondamentali su cui si è focalizzata l'indagine conoscitiva del sistema carcerario in provincia di Avellino con riferimento ai quattro istituti penitenziari presenti in Irpinia: Avellino, Ariano, Sant'Angelo dei Lombardi e Lauro. Una fotografia in chiaroscuro delle condizioni dei detenuti tra criticità e buone pratiche. “Rispetto al sovraffollamento registriamo negli ultimi anni una diminuzione nella distanza tra detenuti e numeri di posti disponibili – afferma il presidente del Consiglio Europeo per la cooperazione nell'esecuzione penale, Mauro Palma - mentre sull'assistenza sanitaria c'è una responsabilità duplice perchè in parte è responsabile il Ministero della Giustizia ma anche l'Asl deve fare la sua parte. In Irpinia c'è una situazione a macchia di leopardo con strutture che funzionano bene e altre meno. Per esempio a Sant'Angelo c'è un modo di articolare le attività all'interno del carcere e di gestirle che può essere portato ad esempio non solo a livello regionale ma anche nazionale - dichiara Carlo Mele Garante provinciale dei detenuti - ma le due strutture più grandi, Bellizzi e Ariano, hanno grandi difficoltà logistiche, sono vecchiotte e necessiterebbero di adeguamenti". 

Angelo Giuliani