Puc e Piazza Libertà, salta la commissione: ancora ritardi

Restano blindate la consulenza del prof Colombo sulla tavola 7 e la perizia di variante sull'agorà

Avellino.  

Troppe assenze, salta la commissione congiunta Urbanistica-Lavori Pubblici, rinviata a lunedì prossimo. Questa mattina al Comune avrebbero dovuto riunirsi i membri della V Commissione Urbanistica, presieduta da Antonio Genovese, per confrontarsi sulla procedura di verifica dell'ormai "famigerata" Tavola 7 del Piano urbanistico comunale vigente nel capoluogo irpino. Si tratta di quella parte della pianificazione cittadina che riguarda direttamente i regolamenti sui vincoli relativi ai corsi d'acqua.

A tale proposito, l'organismo consiliare avrebbe dovuto anche prendere atto della consulenza tecnico-scientifica redatta dal professore Loreto Colombo, noto urbanista che in passato ha già collaborato con l'amministrazione di Piazza del Popolo, incaricato dalla giunta Foti di dare un parere per cercare di sbloccare il nodo delle distanze e della tutela ambientale. Un aspetto critico diventato oggetto di interpretazione e non di applicazione a causa della non lineare considerazione delle norme della legge Galasso. E dal quale sono partite le diverse inchieste della Procura sui presunti abusi edilizi in città per il mancato rispetto di vincoli e distanze, appunto, riguardanti Rio San Francesco.

La valutazione dell'esperto, sicuramente esaminata dall'assessore al ramo Marietta Giordano, non è stata illustrata e divulgata ma da quello che è trapelato, la stessa consulenza non avrebbe messo un punto fermo sulla vicenda. Liberando così il processo di urbanizzazione dall'impasse in cui è finito.

Rinviata, poi, anche la riunione congiunta delle Commissioni Urbanistica e Lavori Pubblici (quest'ultima presieduta da Gianluca Festa) per quanto riguarda Piazza Libertà. L'informativa relativa alla prosecuzione dei lavori e alle soluzioni individuate nella perizia di variante, dunque, non è stata visionata. Le opzioni trovate da utc e impresa restano perciò un atto tecnico da approvare. E, intanto, passa altro tempo senza che il restyling dell'agora possa essere accelerato, tornando ai ritmi tenuti fino al mese di maggio. Di questo passo la deroga di 6 mesi attesa dal Comune per concludere l'intervento non sarà solo auspicabile na assolutamente necessaria.

Alessandro Calabrese