«Ancora 2 mesi per non lasciare in strada 30 famiglie»

Sgomberate le aree parcheggio delle coop, parlano i lavoratori: revocate l'ordinanza di sgombero

Forte: «Si tratta di ragazzi che cercano di sopravvivere onestamente e che hanno sempre garantito un servizio importante, efficiente e in piena sintonia con i cittadini. Perché ci hanno sospeso? Aspettino due mesi per indire nuova gara»

Avellino.  

«Una proroga di due mesi per non lasciare per strada trenta famiglie». Al consiglio comunale di Avellino c'erano anche una ventina dei lavoratori delle cooperative, che gestiscono le aree chiuse per la sosta in città e chiedono di poter continuare a lavorare in attesa di una gara ad ottobre. I dipendenti chiedono la revoca delle ordinanze di sgombero e di andare avanti in attesa di indire un bando per la gestione. Ma l'amministrazione non fa retromarcia.  Il primo cittadino annuncia una riunione dei capigruppo, ma nessuna revoca, aspettando il bando. Ci sono storie di persone recuperate socialmente, che vivono con le loro famiglie di questi guadagni e che finirebbero in mezzo ad una strada all'improvviso. «Ho due figli e la mia famiglia vive di questo. Cosa farò per andare avanti?». Si chiede uno dei lavoratori. 

 

Sul caso è intrvenuto il consigliere Giordano che ha spiegato e rimarcato come dietro il caso ci siano decine di lavoratori. «Si parla di parcheggi e gestione aree chiuse ma come mai sulle strutture pubbliche come l’Asilo Patria e lavoro e Casina del Principe non vengono rispettate le scadenze per i canoni?».

Presente anche Antonio Forte, uno dei due amministratori delle cooperative che annuncia: ricorrerò al tribunale per un provvedimento di cui non comprendo la ratio. «E' una ingiustizia. Stiamo parlando del futuro, già difficile, di ragazzi che hanno viussuto grandi disagi e che cercano di andare avanti. C'è gente che riesce solo a sopravvivere. Questi ragazzi che fine faranno? Chediamo una sospensiva. Fateci lavorare fino ad ottobre em poi emettessere una nuova gara. Questa notifica butta in mezzo ad una strada trenta famiglie. Chiedo anche una presa d'atto e di coscienza di queste persone, che il comune deve comunque avere chiara. Ho chiesto un tavolo in prefettura perchè da domattina non si sa che cosa questi uomini potranno fare. Si tratta di molte persone di mezza età che rischiano di non avere una nuova occasione. Da domattina non avranno nulla. Abbiamo fatto tanto per dare loro un futuro, speranza e recupero. Qusti due mesi potevano essere utilizzati per questo, invece di creare una così grave destabilizzazione. Nessuna lamentela è mai arrivata dagli automobilisti, spiega Forte -. Sono ragazzi che si sono sempre comportati bene e per giunta non siamo mai stati morosi con l'Acs. Ecco perchè riteniamo inspiegabile questa decisione». Dal canto suo il primo cittadino ha ripercorso in una lunga relazione tutta l'iter amministrativo, spiegando che la gara si farà ma di fatto oltre a una  riunione dei capigruppo non è stata decisa alcuna proroga. Amarezza e sconforto tra i lavoratori che ora attendono il tavolo di concertazione in Procura e i nuovi sviluppi. 

Il primo cittadino ha ripercorso le tappe che hanno portato prima alla nascita dell’ACS (Avellino Città Servizi) e poi ai successivi contratti sottoscritti con le cooperative sociali. Il Sindaco – facendo riferimento alle recenti vicende giudiziarie – ha citato una nota del Comandante della Polizia Municipale Col. Michele Arvonio che riprendendo le osservazioni del suo predecessore Dr. Pietro Cucumile, ha avanzato delle perplessità sul rinnovo dei contratti per la gestione delle aree chiuse: «Ho deliberato di demandare l’adozione degli atti consequenziali al comandante dei Vigili e, nelle more, alla gara che presto si farà - ha spiegato Foti -».

 

Redazione