Il Tar dice sì, accoglie il ricorso. Tornano i parcheggiatori

Sospesa l'ordinanza del comune. Il ricorso era stato presentato dalla coop Ccse

Avellino.  

Via le coop dai parcheggi nelle aree chiuse, il Tar accoglie il ricorso. E' stata fissata per il prossimo nove settembre l'udienza camerale in cui si deciderà sul da farsi. La scorsa settimana l'ente aveva notificato all'Acs l'ordinanza di sgombero delle aree gestite dalle due cooperative sociali, la City Service e la Ccse. Quest'ultima ha presentato ricorso al tribunale amministrativo di Salerno contro la decisione del Comune e, ieri pomeriggio, il Tribunale Amministrativo ha accolto la sua richiesta disponendo per la sospensione dell'ordinanza del Comune, di sgombero delle aree in questione. In pratica da questa mattina la Ccse potrà riprendere a gestire le aree chiuse che le erano state affidate dal Comune. Da chiarire la posizione dell'altra coop, che di fatto non aveva presentato ricorso. Sullo sfondo il nuovo capitolo nell'inchesta che ieri ha visto finire nel registro degli indagati una dipendente del ministero giustizia. Identificata la presunta «talpa» dell’inchiesta «parcheggiopoli». Salgono a dieci gli indagati nell’inchiesta condotta dalla Procura avellinese e coordinata dai pubblici ministeri Elia Taddeo e Roberto Patscot. L’indagine ha coinvolto anche Palazzo De Peruta, l’attuale sede del giudice di pace di Avellino. Sarebbe una donna, cinquantaseienne, pubblico ufficiale, di cui, per non vanificare le indagini, non erano state svelate ancora le generalità nel decreto di perquisizione, che solo qualche settimana fa, fu emesso dalla Procura di Avellino.

Redazione