Clinica Malzoni, due giorni di sciopero

A breve i lavoratori incrociano le braccia: 48 ore di stop anche alla Diagnostica

Avellino.  

I lavoratori della clinica Malzoni incrociano le braccia. Scioperano strutturati e dipendenti a tempo determinato del gruppo, che garantiranno per due giorni solo i turni d'urgenza. E' stato deciso nel corso dell'assemblea di Ugl, Cisl e Ugl. 48 le ore di sciopero che interesseranno sia la clinica che la Diagnostica di Torrette di Mercogliano. Sul tavolo il futuro della clinica e gli stipendi reclamati a gran voce dai lavoratori.

 

Più di un nodo da sciogliere sul fronte del personale. I lavoratori interinali in bilico sarebbero venti. Esuberi che, dall’inizio dell’anno, hanno fatto scattare diversi trasferimenti tra reparti e tra diagnostica e clinica per spalmare l’organico in base alle esigenze lavorative del gruppo. Senza dimenticare che i dipendenti attendono tredicesima e premio di produzione e non hanno certezze circa la liquidazione dell’ultima mensilità arretrata, quella di gennaio. Avanzano due mensilità i precari, mentre la quota di arretrati sale fino a sei per i lavoratori Astra, l’azienda che garantisce servizi di pulizia alla Malzoni.

 

Intanto si aspetta il tavolo in prefettura  al quale il gruppo arriva con il fardello dei 17 avvisi di garanzia emessi dalla Procura per la vicenda dell'accreditamento della struttura. Ventiquattro i capi di imputazione: tra i reati abuso d’atti d’ufficio e falsità ideologica, che riguardano sia la fase amministrativa che quella edilizia, omissione in atti d'ufficio e ad una serie di reati che riguardano le autorizzazioni edilizie.

 

Ma il perno centrale dell'inchiesta dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Avellino riguarda l'accreditamento della struttura da parte dell’Asl. Gli avvisi di conclusione delle indagini sono stati notificati anche a Carmine Malzoni, il fondatore della struttura di Viale Italia, l’ex amministratore  Raffaele Ianuale e Sergio Florio, ex direttore generale dell'Asl di Avellino. Nel registro degli indagati ci sono anche l’ex sindaco di Avellino Giuseppe Galasso e diversi tecnici del Comune e della stessa clinica. Ora l’attenzione è tutta rivolta alla verifica in prefettura fissata per la prossima settimana.