Sinergia Italiana offre 2,5 milioni per il complesso Albatros

L'attesa della pronuncia del tribunale

Avellino.  

Il Consorzio “Sinergia Italiana” ha manifestato interesse a rilevare il complesso industriale Albatros, presentando l’offerta pari a 2milioni e 500mila euro,  impegnandosi e assicurando l’assunzione di 50 lavoratori. Ma sulla proposta inoltrata  dal Consorzio in Tribunale non è emersa alcuna pronuncia. Tuttavia il Consorzio “Sinergia Italiana” con il proprio legale, avvocato Annibale Schettino chiedono spiegazioni del mancato riscontro alla manifestazione d’interesse espressa per  l’acquisto del complesso industriale Albatros.

«Su mandato del Consorzio - sottolinea l’avvocato Annibale Schettino- quale procuratore, nonostante aver contattato più volte il Tribunale, si chiedono chiarimenti sulle eventuali motivazioni o pareri circa la congruità -se carente o meno- dell’offerta di acquisto dell’immobile Albatros. Per quello che mi è dato sapere, l’offerta presentata dal Consorzio è stata l’unica e la sola. Da qui lo sconcerto. Il Consorzio, anticipando lo studio Svimez, ha ritenuto dare una mano evitando “la desertificazione industriale” della zona, approntando l’offerta come formulata, per l’acquisto di 2milioni e mezzo di euro di cui pronto cassa al 30 luglio di 500mila euro».

Il Consorzio aveva predisposto il 12 dicembre 2014 una manifestazione d’interesse. Poi ci fu un sollecito il 13 gennaio 2015 senza alcuna risposta, arrivando al 9 luglio 2015 con l’indizione dell’asta pubblica andata deserta fino a pervenire al 30 luglio 2015, data ultima in cui non avendo ricevuto alcuna risposta, il Consorzio ha provveduto a depositare una richiesta di chiarimenti sul mancato riscontro alla manifestazione d’interesse.

“Mi corre l’obbligo -aggiunge l’avvocato Annibale Schettino- di riferire che sebbene la disponibilità del Consorzio a un contraddittorio tecnico sul valore del bene, non è stato possibile addivenire a una soluzione valutativa e che il Consorzio avendo avuto modo di accedere all’impianto ha fatto stimare il bene pronunciando la relativa offerta. Riteniamo tuttavia che tale proposta era giusto comunicarlo e renderlo noto sia al Comitato creditori che al curatore fallimentare per le relative determinazioni.

È ovvio che tali assunzioni –non clientelari – devono attuarsi attraverso le sigle sindacali di categoria e la professionalità degli addetti in una alle sigle degli industriali e dei commercianti, sentendo l’amministrazione comunale di Solofra. Ove mai no sia stata ancora esaminata l’offerta ho richiesto al Giudice delegato ed ai suoi collaboratori di verificarla anche sotto quest’ulteriore aspetto. Non a caso in vero la metodologia attuata nella procedura fallimentare de quo misurerebbe la congruità dell’offerta tenendo conto anche quel cosiddetto d’impatto sociale mediante posti di lavoro.

Si dovrà valutare cioè da parte del Giudice, per esempio non solo un’eventuale offerta secca di 3 milioni e mezzo e quindi accettarla, ma valutare anche quella di 2 milioni e mezzo più 50 posti di lavoro. A prescindere dall'esempio, nel caso concreto non  si sono avute altre offerte per Albatros, ad oggi, oltre quella del Consorzio Sinergia. Ecco come nasce la perplessità e quindi, sempre per effetto del mandato, ricevuto dal Consorzio ho presentato alla sezione fallimentare del Tribunale di Avellino la nota che ho illustrato”.

redazione