Oncologia, reparto a rischio: caso in Regione. «Basta tagli»

L'intervento di Famiglietti (Cgil)

Avellino.  

Il caso del reparto di oncologia a riscio arriva in Regione Campania. La Cgil di Avellino e la Federconsumatori esprimono parziale soddisfazione nell’apprendere che dopo la denuncia della Federconsumatori in merito alla chiusura del reparto oncologico della Città Ospedaliera di Avellino, la presidenza del consiglio della Regione Campania ha invitato i vertici dell’azienda, i responsabili del reparto e i rappresentanti regionali della Sanità, ad un confronto per scongiurare la chiusura dell’importante reparto ospedaliero.

«Ancora una volta la Cgil – affermano Antonio Famiglietti, segretario organizzativo CGIL e Fiorentino Lieto, responsabile della Federconsumatori CGIL di Avellino – scende in campo al fianco dei più deboli e di chi si trova nelle condizioni più disagiate. Nell’ambito della sanità pubblica, non da oggi, la Cgil, insieme alle categorie, ha tenuto alta l’attenzione sui disagi e sui disservizi, conducendo battaglie difficile sul versante dell’assistenza domiciliare, sul diritto alla salute in genere e sul rispetto delle condizioni dei lavoratori sia del settore pubblico che privato del comparto sanitario. Pochi giorni fa – continuano Lieto e Famiglietti – avevamo sottolineato l’incommentabile chiusura del reparto oncologico, per il periodo estivo per mancanza di personale. Oggi apprendiamo che la denuncia  stata fatta oggetto di attenzione della Presidente del Consiglio regionale della Campania, onorevole Rosetta d’Amelio. Al momento registriamo con soddisfazione l’interessamento, auspicando che a partire dal ripristino dei livelli minimi di assistenza garantita presso il reparto oncologico, si giunga ad una nuova stagione nella gestione della sanità pubblica e privata in Irpinia, nel solco di una migliore programmazione, invertendo la rotta che negli ultimi 5 anni ha visto attuare una esclusiva politica di tagli, senza intervenire sugli sprechi, volta a garantire solo equilibri di bilancio, senza alcuna attenzione al diritto alla salute dei pazienti e dei cittadini ed al diritto ad un lavoro dignitoso di tutto il personale medico. Auspichiamo – concludono Famiglietti e Lieto – che la chiusura del reparto venga scongiurata, che si continui a garantire l’assistenza ai malati di patologie oncologiche e che questo sia il primo passo per ridisegnare esigenze ed investimenti nel comparto sanitario irpino”.

Redazione