Campo Coni e Corso: città invasa dalle scritte fasciste

L'Uds, la nota, l'iniziativa

Avellino.  

«Come dimostrano i simboli e le frasi che ormai si stanno diffondendo in quasi tutti i luoghi pubblici della città, Avellino è attraversata da una preoccupante e pericolosa ondata di messaggi inneggianti all’odio e all’intolleranza di evidente ispirazione fascista. Andando a prendere l’autobus, correndo al Campo Coni, passeggiando per il Corso o semplicemente affacciandosi al finestrino della macchina è impossibile non notare la quantità di scritte fasciste che imbrattano i muri della nostra città Fortunatamente tutti questi barbari riferimenti al “Ventennio” sembrano aver turbato larga parte dell’opinione pubblica ma evidentemente non bastano scritte d'odio e neofasciste per abbattere il muro di indifferenza». Lo dicono i referenti dell'Uds in una nota stampa. «La critica e l’indignazione non possono ridursi sempre a pura chiacchiera da bar. Noi studenti dell’Unione degli Studenti insieme al collettivo Beleave Yourself, abbiamo pertanto deciso di armarci di pittura, acquistata grazie l’autofinanziamento dei nostri membri, e ripulire un luogo pubblico colpito da un’azione fascista per restituirlo alla collettività. Ci siamo armati di pittura per manifestare la nostra rabbia e la nostra stanchezza: Siamo stanchi di vedere la nostra città deturpata da scritte simili; Siamo arrabbiati perché dinanzi ad avvenimenti simili la risposta della popolazione, ma soprattutto dell’amministrazione comunale, è debole se non assente, così si sottovaluta la pericolosità che comporta l’esplicito richiamo a quei simboli e a quella stagione buia della nostra storia. Siamo ben consapevoli che l’antifascismo non si pratichi attraverso le scritte sui muri e le battaglie che quotidianamente portiamo avanti per la giustizia sociale, la democrazia e i diritti ne sono provo. Non siamo però disposti ad accettare con l’indifferenza e l’apatia che caratterizza l'atteggiamento di tanti e soprattutto dell'amministrazione comunale questo ennesimo e vergognoso attacco ai luoghi simbolo della città. Vogliamo che la nostra azione serva a scuotere le coscienze della popolazione avellinese ma soprattutto a mandare un messaggio chiaro all'amministrazione comunale: l’antifascismo è un valore che deve essere patrimonio di tutte e tutti e le istituzioni hanno il dovere di difenderlo, preservarlo e diffonderlo se vogliono garantire la tenuta democratica delle nostre città e dei nostri territori. Il nostro obbiettivo è di partire da qui, da una piccola azione, evidentemente insufficiente, ma condotta con un sincero desiderio di opporsi alla sempre più pressante ondata di odio e intolleranza che purtroppo non si limita solo ai muri delle nostre città. Riteniamo imbarazzante che, nonostante la nostra azione, nonostante i comunicati e gli articoli di giornale, nessun membro dell’amministrazione comunale si sia espresso, che il comune non abbia mosso un dito nè per denunciare nè per annunciare pubblicamente la pronta rimozione di quelle scritte vergognose. Avellino è e deve restare una città antifascista, perciò non basta la risposta degli studenti serve una risposta collettiva della città intera. Invitiamo pertanto tutti quanti si riconoscano nei valori dell'antifascismo, tutte le forze antifasciste e democratiche della città a mettersi in rete, a farsi parte attiva di un processo di cambiamento che non solo deve ripulire le mura dalla città dall'odio e dal fascismo ma deve riuscire a riappropriarsi di questi luoghi per renderli luoghi di partecipazione e discussione. Oggi il fascismo sfrutta i problemi collettivi per aizzare una guerra tra poveri pietosa e inutile, dobbiamo saperci opporre mettendoci insieme e trovando risposte che rendano Avellino una città libera, aperta, per tutte e tutti». 

Redazione