Solennità dell'Incoronata: Ariano e Foggia unite nella fede

Bagno di folla nel Santuario della Madonna nera per l'accensione della lampada votiva

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Celebrazione sollenne presieduta dal Cardinale Enrico Feroci

Ariano Irpino.  

Solenne celebrazione a Foggia a conclusione dei festeggiamenti in onore dell’Incoronata. Dopo la vestizione, l’incoronazione, la cavalcata degli angeli e la rievocazione dell’apparizione come ogni anno, è avvenuta l’accensione della lampada votiva, che ha visto protagoniste le comunità di Foggia e Ariano Irpino, insieme ad altri comuni della terra di capitanata. Insieme al Cardinale Enrico Feroci, noto per la sua grande vicinanza ai poveri e nella sua semplicità, attualmente parroco del Santuario del Divino Amore a Castel di Leva Roma, tre donne impegnate nelle istituzioni, la sindaca di Foggia Maria Aida Tatiana Episcopo, la vice sindaca di Ariano Irpino Grazia Vallone e la consigliera provinciale Laura Cervinaro.

A donare l’olio è stato un devoto della Vergine, l’arianese Michele Dotolo. Presente il gonfalone della città del tricolle insieme ad una rappresentanza della polizia municipale. 

Ed è stata prima volta nelle vesti di rettore del Santuario foggiano, per don Leonardo Verrilli, particolarmente  emozionato nell'accogliere la comunità arianese e le migliaia di persone giunte da ogni parte per partecipare ai vari momenti della rievocazione. Organizzazione curata nei minimi dettagli da Gianluca Massaro

E quest'anno si è andati ben oltre. Nel Santuario Basilica “Madre di Dio Incoronata” c'è stata la straordinaria partecipazione del coro della parrocchia Santa Maria dei Martiri e Tressanti insieme ad un nutrito gruppo di pellegrini di Ariano giunti in pullman, con don Carmine Santoro e Padre Paolo. Da Roma è giunto, quest'anno nelle vesti di pellegrino anche l'ex rettore don Ugo Rega, molto legato alla comunità arianese.

La tradizione ci riporta al 1001, quando il conte di Ariano Irpino, durante una battuta di caccia, vide limpidissima l'immagine della vergine nera insieme al pastore Nicola Stazzacappa. Fu allora che il nobile conte arianese, per rendere omaggio alla madonna, fece costruire una piccola cappellina divenuta poi il grande Santuario dell'Incoronata, meta ogni giorno di tantissimi pellegrini da tutto il mondo.