«Bufera alloggi, la Procura faccia chiarezza»

Rivolta degli inquilini sulle presunte assegnazioni a pagamento: «Cantelmo faccia giustizia»

Sullo sfondo le storie e i racconti di chi aspetta una casa da anni e punta il dito contro lentezze e ritardi della macchina amministrativa. «Aspetto da sempre e resto ospite di mia suocera con tutta la famiglia, mentre l’intera città è allo sbando»

Avellino.  

Non accenna a placarsi la polemica sull'assegnazione degli alloggi comunali in città. Una vera e propria bufera quella ha travolto il comune di Avellino dopo le dichiarazioni di una inquilina e del presidente del sindacato Assocasa, su presunte assegnazioni irregolari. La Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta. «Vogliamo giustizia - rimarcano gli inquilini commentando le notizie trapelate sul presunto mercato abusivo a pagamento -».

 

Il riferimento è all'intervista rilasciata da un donna che dichiara di aver pagato la somma di 2 mila 500 euro per avere le chiavi di un alloggio popolare. Di qui gli inquirenti hanno fatto scattare l'inchiesta. «Bisogna definitivamente fare luce sull'intero sistema di assegnazione alloggi del Comune - reclamano i cittadini-».

 

Ieri la nuova assemblea degli inquilini Assocasa per chiedere giustizia in un settore, trasformato in far west da occupazioni abusive e il degrado che cresce, per l’assenza di interventi di manutenzione e pulizia. Torna a farsi sentire la voce di Elio Amodeo del sindacato Assocasa che annuncia: “andremo avanti per fare finalmente giustizia. Andremo fino in fondo perchè chi ha responsabilità deve pagare”. Dal canto suo il sindaco Paolo Foti aveva annunciato l’avvio di una indagine interna per garantire la massima trasparenza. La volontà dell'Amministrazione comunale e del Sindaco in primis che personalmente ha denunciato – dopo aver assunto a gennaio la delega – inquietanti episodi successi nel corso degli ultimi mesi legati al settore, resta quello di giungere ad “una sana e funzionale organizzazione del servizio alloggi comunali”. «Lo chiediamo da anni - spiega Amodeo -. Da sempre chiediamo che ci sia massima trasparenza in un settore così importante per migliaia di famiglia.

 

Ancora una volta l’amministrazione, invece, non aiuta i cittadini, anzi». Dal canto loro i referenti dell'Amministrazione avrebbero già adottato specifici provvedimenti sia sull'organizzazione dei servizi, sia di indirizzo, proprio per salvaguardare la regolarità delle assegnazioni. 

 

Simonetta Ieppariello