Caposele. Malanga: "Il capannone a Saure è necessario"

L'assessore ai lavori pubblici conferma una modifica del Puc e assicura una variante al progetto

Caposele.  

Nella Valutazione di Impatto Ambientale un intervento del genere non poteva essere sottaciuto. Si legge infatti (a pagina 6) che si "considera che il progetto non prevede edificazioni e cubature con eccezione di due modesti manufatti di copertura del pozzo A". Ma un capannone con sei pilastri di 9 metri e 95 centimetri i caposelesi non lo definiscono “di modeste dimensioni”. Interpellato sulla questione l’assessore ai lavori pubblici Vito Malanga, si conferma non solo che l’amministrazione comunale è già intervenuta per porre rimedio a quella bruttura che sta per nascere nel centro del paese, ma anche che “Essendo la Pavoncelli bis un’opera strategica, siano stati superati tutti gli strumenti urbanistici vigenti” come sottolinea l’assessore. Ad oggi, infatti, anche la Struttura Commissariale di Governo conferma di avere richiesto parere di conformità urbanistica per la realizzazione dell’opera, e che l’approvazione accordata ha valore di un’applicazione di variante al Puc. “Il sindaco Farina è già intervenuto per chiedere una modifica del capannone a Saure ed ha già inoltrato la richiesta di renderlo meno visibile. Sulle autorizzazioni invece, c’è poco da dire: il progetto ha superato la Via ed ha ottenuto l’autorizzazione della Regione Campania” continua. Il problema sollevato dai cittadini e dai comitati intanto, non è la copertura del pozzo, che peraltro rappresenta un punto strategico rilevante anche se osservato da Google Earth (vedi foto), ma la palizzata in cemento armato che blinda le bellezze architettoniche e paesaggistiche dell’intera area. “Nemmeno a me piace quell’opera, ma se è necessaria non possiamo farci niente: possiamo solo tentare di rivedere il progetto e ottenere un sistema migliore per mitigarlo”. In conferenza di servizi intanto, sarebbero stati presentati altri rilievi, mentre la costruzione del capannone sarebbe passata inosservata. “In conferenza di servizi c’era anche l’ex assessore Conforti. Ad oggi posso garantire che il sindaco si è già attivato su questo fronte e attendiamo il responso. Anche per me è un pugno nell’occhio, e non è solo la prerogativa di un’associazione. Io ritengo che si possano applicare modifiche: o con la richiesta di una variante da sottoporre al Governo, oppure con una semplice autorizzazione del Rup, senza aumento di costi, che saranno poi assorbiti in altre varianti che si faranno successivamente” conclude.