Avellino è una città vietata ai cani

Zone off limits ovunque. E nessun Fido Park (a Salerno ce ne sono quattro a Benevento uno).

Manca solo una ordinanza che vieta agli avellinesi di possedere un cane. Come è accaduto per super santos e biciclette. Non si può fare, altrimenti...

Avellino.  

 

di Luciano Trapanese

Niente cani please. Ad Avellino gli amici a quattro zampe non possono circolare. Niente spazi, giardini vietati, parchi off limits. Si gira al guinzaglio, con i padroni naturalmente armati delle canoniche bustine (qualcuno le dimentica e gli effetti sui marciapiede sono evidenti). Per il resto, zero di zero. La parola fido park nel capoluogo irpino significa ben poco. Eppure sia a Salerno (dove ce ne sono quattro), che a Benevento (lì almeno uno), i giardini attrezzati per cani sono una realtà, e da tempo.

Nei fido park, oltre a spazi verdi, ci sono anche attrezzature per mettere alla prova il vostro animale, o anche semplicemente per farlo sgambettare dopo una giornata trascorsa al chiuso di un appartamento. E, ovviamente, nella stessa area – munita di appositi cestini -, cagnolini e cagnoloni possono anche liberamente espletare le loro funzioni fisiologiche.

Voi direte: ma come, non riescono neppure a mettere in sicurezza le giostrine della Villa e pretendete un'area per degli animali? Beh, il problema è mal posto. La questione delle giostrine attrezzate per i bambini dovrebbe essere risolto con uno schiocco di dita. Se non viene fatto non riusciamo proprio a capirne il motivo. E comunque, il problema ha scarsa attinenza con la possibilità – eventuale – di creare dei giardini anche per i cani. Nessuno pretende nulla di particolare. Solo uno spazio verde, passabilmente curato, e qualche attrezzo per far divertire i quadrupedi.

Non ci sono dati precisi, ma di certo non sbagliamo di molto se dichiamo che i cani domestici nella sola città di Avellino sono qualche migliaio. Loro e i loro padroni potrebbero aver diritto a uno spazio? Riteniamo di sì. Anche perché, se è possibile a Salerno come a Benevento, non si riesce a capire perché una soluzione di questo tipo non potrebbe essere praticabile anche ad Avellino.

Ci sarà sempre il benaltrista che aggiungerà: ma con tutti i problemi che ci sono ci dobbiamo occupare dei cani? Risposta: perché no. E' anche dalla soluzione delle piccole cose che si valuta il lavoro di una amministrazione comunale. L'attenzione per migliaia di cittadini e dei loro animali, oltretutto, non sembra neppure una cosa tanto piccola. E avrebbe benefici (questo almeno in teoria), anche per chi cani non ne ha: dovrebbero diminuire le fastidiosissime deiezioni da marciapiede.

Non è un problema serio? Bisogna parlare solo dei cantieri eterni, della diversamente bella piazza Libertà, delle inchieste giudiziarie, delle case all'amianto, di Eliseo, Dogana e della crisi dei partiti. Beh, lo facciamo già. C'è anche altro, forse meno rilevante. Ma c'è.

Del resto, mettetevi nei panni del padrone di un cane: Parco Santo Spirito, non si può andare. Piazza Kennedy, neppure: si rischia di infastidire barboni e alcolizzati. La Villa Comunale: vade retro cane. Il Corso, e vi guardano storto. Ma insomma. A questo punto l'amministrazione comunale farebbe prima ad emanare una ordinanza che vieta agli avellinesi di possedere un cane. Non si può fare? Lo sappiamo. E forse è per questo motivo che non è stata ancora scritta. Altrimenti i cani avrebbero potuto subire la stessa sorte di bici e super santos. O no?