Disabili sfrattati. Così il comune si è dimenticato di noi

Chiude il progetto Edicolab. Non ci sono soldi

Oltre quindici ragazzi disabili vedono spegnere il loro sogno di integrazione. Un'altra sconfitta per Avellino.

Avellino.  

Oltre quindici ragazzi disabili sfrattati da quell'unica attività che era riuscita a gratificarli. Donando loro un lavoro e la possibilità di stare insieme e spendersi per offrire un servizio alla città. Edicolab, l'edicola di via Degli Imbimbo gestita dai diversamente abili, il 23 luglio chiuderà i battenti.

Non ci sono soldi sufficienti per mantenere l'attività. Zero sostegno dal comune che ha di fatto abbandonato Edicolab al suo destino. Un progetto, che ad onor del vero, ha sempre dovuto fare i salti mortali per restare in vita, proprio a causa dell'abbandono delle istituzioni.

I tutor che se ne occupavano, spesso, erano obbligati a fare una colletta, anche fra gli avellinesi del posto, per gratificare i giovani impiegati nel progetto. Almeno con un contentino.

Nata nel gennaio 2014, già un anno dopo rischiava di chiudere. Il comune prometteva, attraverso l'assessorato alle politiche sociali guidato dall'allora vicesindaco, Stefano La Verde, di sostenere tutte le iniziative rivolte ai disabili, fra le quali c'era proprio Edicolab.

Ma le cose sono andare diversamente. E l'attività è stata sempre più lasciata a se stessa. Adesso, il tempo delle promesse è finito. Nessuno pensa al futuro di questi ragazzi che perderanno anche quell'unica roccaforte di integrazione che Edicolab rappresentava.

Un punto dove ritrovarsi e sentirsi utili. Accettati dalla città della quale fanno parte. Ora proprio i cittadini di Via degli Imbimbo vogliono protestare e combattere per non far cessare l'attività di Edicolab.

Noi di Ottopagine rigiriamo l'appello alle istituzioni. Non fate morire questo piccolo sogno, sarebbe l'ennesima sconfitta per tutta la città.

Andrea Fantucchio