Dopo l'Inter e il Milan, i cinesi vogliono il... Mercatone

Avellino, proposta per la gestione del centro commerciale. Quasi pronto lo studio di fattibilità.

La struttura diventerà punto nodale per la grande distribuzione di abbigliamento, oggettistica e giocattoli nell'Italia meridionale. La proposta formalizzata al comune entro novembre da tre imprenditori dell'Estremo Oriente.

Avellino.  

 

di Luciano Trapanese

Il Mercatone con gli occhi a mandorla. Per il centro commerciale abbandonato, uno dei più clamorosi flop della ricostruzione avellinese, sono in arrivo i cinesi.

E' quasi pronto uno studio di fattibilità per la gestione della struttura. Subito dopo – nella prima decade di novembre -, arriverà sulla scrivania del sindaco Paolo Foti, una prima proposta concreta.

Una possibile svolta inattesa. Proprio qualche giorno Ottopagine aveva ricordato due proposte del passato, quando il Mercatone poteva diventare una “cittadella del sesso” o perfino un suk aperto al mondo arabo.

Il trait d'union tra quelle due iniziative (naufragate anche perché all'epoca c'era ancora l'ambizione di recuperare il centro), e quella cinese è sempre Pasquale Anzalone, giurista d'impresa.

Sarà proprio lui a definire questo pomeriggio tutti i dettagli dell'operazione.

Ad interessarsi al Mercatone sono tre imprenditori arrivati dalla Cina. Uno dei tre opera a San Giuseppe Vesuviano, nel settore dell'abbigliamento. Gli altri due sono grandi distributori di oggettistica e giocattoli.

Ma cosa ne vogliono fare? Domanda lecita. Non una Chinatown, che non avrebbe senso.

L'obiettivo è duplice.

Nella parte inferiore dell'edificio sarà concentrata la grande distribuzione, che servirà tutta l'Italia meridionale (isole escluse).

Nei piani superiori, invece, lì dove sono situati i locali che avrebbero dovuto ospitare negozi, ci saranno altre attività commerciali, aperte naturalmente anche agli italiani che sono interessati.

Per ora i tre imprenditori hanno osservato solo dall'esterno il centro. E visionato una parte della planimetria. Chiedendo l'autorizzazione per verificare lo stato della struttura anche all'interno.

Sono stati informati che è in totale abbandono.

E' doppia la proposta che potrebbe arrivare agli amministratori avellinese, il fitto parziale o totale del Mercatone.

Nel primo caso i cinesi gestirebbero direttamente il contatto con le singole attività che decideranno di aprire locali.

Perché il Mercatone? I cinesi sarebbero interessati ad un posto dove stoccare il loro enorme movimento merci che arriva da Napoli. E preferirebbero Avellino anche per una questione di sicurezza.

Il progetto sembra avere una sua logica precisa e razionale. Sicuramente un'alternativa a quel cancro di cemento in centro città. Sarà determinante – naturalmente – l'analisi dei costi per il ripristino del centro, ma anche la volontà dell'amministrazione di aprire una trattativa.

In caso positivo, la città diventerebbe un punto di riferimento per gli imprenditori cinesi che operano nel Sud. Al nord è Milano la base per le imprese provenienti dall'Estremo oriente. Nel centro è Roma (e anche Prato).