Striscia la Notizia attacca ancora la polizia. E sono ridicoli

Un altro attacco alle forze dell'ordine di Avellino. Ma non riesce. Sembra una carognata

Pensare infatti che l'errore di un singolo, come quello commesso da Iannuzzi, possa essere esteso ad un'intera categoria, è banale presunzione.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio

Stavolta il tg satirico “Striscia la Notizia” l'ha fatta fuori dal vaso. Sono tornati ad Avellino per riproporre sempre lo stesso tema. E hanno mandato in onda un altro video sulla polizia (Guardalo).

Servizio che però si è rivelato un esempio di “giornalismo” maldestro. Un piccolo flop. Né satira né critica. Solo offese, e anche gratuite alle forze dell'ordine. Potremmo dire, una carognata. E infatti lo diciamo.

E non c'entra quanto successo a Luca Abete. Vittima di un comportamento deprecabile da parte del vicequestore aggiunto di Avellino. Lo abbiamo raccontato.

Ora però Striscia rischia di strumentalizzare, e in modo lo ripetiamo maldestro, il lavoro della polizia.

Per riscattare il proprio inviato? Questo non lo sappiamo. Per far togliere la denuncia a carico di Abete? Neppure.

Ma il video andato in onda ieri su Striscia la Notizia è un attacco gratuito. Vengono mostrati degli agenti di polizia che alle 3.00 di notte sono in un bar del centro ad Avellino.

E lì, secondo le immagini, si trattengono per un'ora. Riprese accompagnate dalla voce simpatica di Ezio Greggio. E dalla musica di Pino Daniele che canta,“Na tazzulella 'e cafe'”

L'idea è quella di comunicare che i poliziotti di Avellino, almeno quelli mostrati in video, siano dei fannulloni.

Ma non riesce. Perché anche chi non scrive e mastica cronaca quotidianamente può rendersi conto di quello sta succedendo.

Gli agenti in questione fanno il pattugliamento notturno. E devono essere reperibili in caso di emergenza. Quegli agenti di Avellino mostrati nel video lo sono.

Non immaginiamo infatti che in caso di pericolo siano fermati dagli uomini del bar o che si ritrovino troppo appesantiti da cornetto e caffè.

Scatteranno per andare a fermare l'ubriaco di turno o il tentativo di rapina e stupro. Lo fanno sempre. E noi lo raccontiamo. Lo fanno spesso in piena notte, mentre tanti dormono ancora.

Quei poliziotti mostrati nelle immagini non hanno certo trasgredito il proprio dovere per tornare dai loro figli o dalla loro moglie o compagna che li attende a casa.

Sono in attesa dell'emergenza. In strada come fanno sei notti al mese ogni cinque giorni se va bene.

Ma Striscia non si è fermata qui. La parte peggiore del video deve ancora arrivare.

“Con tutto quel caffè – dice Greggio – non c'è da stupirsi se poi qualche agente perda la pazienza”

E si fanno rivedere le immagini dello schiaffo dato da Iannuzzi ad Abete. Quindi le scene successive in questura.

Insomma dove volevano andare a parare i nostri eroi di Striscia la Notizia lo chiariscono e come

Ma sono a nostro avviso riusciti ad ottenere un effetto inverso.

Pensare infatti che la gente possa tutta schierarsi a favore del tg satirico e contro la polizia ci sembra un peccato di presunzione. Poiché si spera di far leva sull'ignoranza.

Infatti nessuno con un po' di senso critico può credere che l'errore di un singolo, come quello commesso da Iannuzzi, possa essere esteso a tutta la categoria.

Poliziotti al servizio dei cittadini. Anche degli inviati di Striscia, ne siamo certi.

Poliziotti che non chiederanno scusa nonostante siano stati offesi in questo modo. E che non recrimineranno per settimane. Ma andranno avanti.

Perché così fanno i veri professionisti. In tutti gli ambiti lavorativi. O, a questo punto, quasi tutti.