Fiamme sulle montagne a Montoro: preso il responsabile

L'attività investigativa del Corpo Forestale dello Stato

Montoro.  

 

Il personale dei Comandi stazione di Forino e Serino del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Avellino, nei giorni scorsi, hanno denunciato il presunto responsabile di un incendio boschivo divampato lo scorso 21 marzo in località “Vigna-Parrelle” in agro di Montoro alla frazione Piano. L’incendio boschivo, come ampiamente documentato dalla cronaca locale, interessò una superficie di circa tre ettari di bosco ceduo misto, castanile e quercino e per lo spegnimento dello stesso furono impiegati numerosi mezzi terrestri, nonché fu necessario l’intervento di un elicottero.

 

Le indagini, scaturite nell’immediatezza e nei giorni seguenti, dopo lo spegnimento dell’incendio e condotte tramite il collaudato metodo investigativo, detto Metodo delle Evidenze Fisiche (M.E.F.), in uso al Corpo forestale dello Stato, hanno permesso di risalire con precisione al punto d’innesco dell’incendio, risultato un fondo agricolo privato, attiguo al bosco e nel quale gli investigatori hanno rinvenuto dei consumati fuochi di pulizia, risultati in stretto legame con l’incendio divampatosi, risultato di fatto di natura colposa. E’ opportuno evidenziare come statisticamente, in provincia di Avellino, negli ultimi anni, fra le cause maggiormente ricorrenti e cagionanti incendi boschivi di natura colposa, rientrino proprio quelle connesse a cattive pratiche agricole, spesso pericolose ed in alcuni casi vietate, collegate all’abbruciamento dei residui vegetali.

 

Al riguardo il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato, da sempre sensibile a tale problematica, anche in prossimità dell’imminente stagione primaverile-estiva, ricorda che è sempre vietato e pericoloso accendere fuochi, anche di pulizia, nelle immediate adiacenze di un bosco. Inoltre, per quanto attiene agli abbruciamenti dei residui vegetali, ferme restando le implicazioni di carattere penale, si ricorda di attenersi, scrupolosamente, alle locali ordinanze comunali, che stabiliscono, fuori dal periodo di massima pericolosità per l’insorgenza di incendi boschivi, orari e quantitativi ammessi.