Avellino.Furti nelle case, poi vacanze nel resort alle Maldive

Ecco la banda del Rione Traiano: a15 colpi tra luglio e settembre tra Avellino, Salerno e Napoli

Portavano via di tutto: oltre ai contanti cercavano orologi, penne preziose, vestiti griffati e qualsiasi oggetto di valore, che rivendevano subito ai ricettatori con cui erano in stretto contatto.

Avellino.  

Una vacanza nel resort. Relax e lusso nella natura più bella. Costo da alta stagione: 3mila euro a persona. 

Conti alla mano si parla di una vacanza da 15mila euro. Di quelle che «guadagnano solo i politici», come commentano in una intercettazione. Almeno 4mila euro al mese se li portavano a casa facendo razzia di ogni bene in quelle case che entravano nel loro mirino.

Per il gip di Salerno quella sgominata grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, diretto dal maggiore Roberto di Costanzo, era una «batteria» di ladri professionisti.

Erano riusciti a mettere a segno 15 colpi in Campania tra Salerno, Napoli e anche Avellino.

Tutti i componenti sono del rione Traiano e i furti nelle case di lusso erano anche due nella stessa giornata.

Erano sotto osservazione, almeno in quattro, da luglio al settembre 2016. A finire in manette, e successivamente ai domiciliari, tre pregiudicati del rione Traiano: Ciro e Giuseppe R., di 51 e 29 anni, padre e figlio, e Ciro G., di 52 anni. Tutti ufficialmente disoccupati sui loro profili social network avevano pubblicato le fotografie che li ritraevano insieme in un noto resort alle Maldive.

Insomma dai caseggiati popolari di Soccavo al resort di lusso per la vacanza da sogno. 

Trai colpi messi a segno quelli negli appartamenti a Fuorigrotta, al Vomero, a Volla, a Salerno ed Avellino.

Dopo aver osservato balconi e finestre, si accertavano che dentro non ci fosse nessuno. Per essere sicuri ripassavano anche più volte, lasciando dei bigliettini di carta nelle porte in modo da accorgersi, al ritorno, se qualcuno fosse entrato. Tante le intercettazioni messe a verbale tra cui quella che parla del furto negli uffici Asi di Avellino, il 4 agosto, i criminali tornarono indietro per recuperare l'hard disk della videosorveglianza, preoccupati di essere stati ripresi dalle telecamere; ne portarono via uno, ma presero quello sbagliato.