Incappucciati e armati, fanno esplodere il bancomat e fuggono

Commando in azione nella notte ad Ariano Irpino

In azione è entrata ancora una volta la banda dell'esplosivo. Sfiorato per un soffio lo scontro a fuoco..

Ariano Irpino.  

E' successo ancora una volta alla Banca di Credito Cooperativo di Flumeri, nel popoloso Rione Martiri ad Ariano Irpino. Poco dopo l'una un boato ha svegliato gli abitanti, un botto tremendo avvertito a lunga distanza fino a far pensare in un primo momento all'esplosione di una bombola di gas. 

In azione è entrata ancora una volta la banda dell'esplosivo.  Erano in quattro, tutti incappucciati e pistole in pugno. Sfiorato per un soffio lo scontro a fuoco con due agenti dell'istituto di vigilanza il Giaguaro, che stavano effettuando controlli proprio nella zona.

La testimonianza di uno dei vigilantes: "Quando siamo arrivati sul posto abbiamo incrociato un'audi nera pronta a partire e quattro uomini incappucciati e armati di pistola e con un sacco in mano contenente il bottino. Ho ancora il colpo in canna, non c'è stato il tempo di fare nulla, quell'auto è volata come una scheggia impazzita in direzione Foggia."

Poco dopo è arrivato anche un altro agente dell'Argo che sorveglia l'istituto di credito. Sul posto è giunta immediatamente una volante della Polizia e in supporto una gazzella dei Carabinieri. I malviventi, una volta fatto esplodere il bancomat, sono poi entrati all'interno dalla parte bassa di una delle vetrate saltate in aria per impossessarsi del denaro circa 20.000 euro.

Ricerche indirizzate subito nel foggiano, dove è la famigerata audi nera è ricercata da tempo, dopo l'assalto a diversi bancomat con lo stesso potentissimo esplosivo.

Il precedente

13 febbraio 2016:

Ancora una volta alla Banca di Credito Cooperativo di Flumeri, malviventi,  armati sempre di esplosivo fecero saltare in aria la cassaforte del bancomat mandando in frantumi la vetrata laterale dell’istituto di credito. Da qui l’accesso all’interno e il prelievo fulmineo del denaro, un bottino pari a circa quarantamila euro. Prima di agire i malviventi isolarono la zona girando le telecamere verso il basso o dal lato contrario per evitare di essere filmati durante l’irruzione. 

Gianni Vigoroso