Assolto in appello grazie ad errore del giudice di primo grado

La sentenza per un 35enne avellinese residente a Nocera Inferiore

Avellino.  

E' stato assolto grazie ad un errore materiale del giudice di primo grado. Quel beneficio – la sospensione della pena – non gli era stato accordato, ma il giudice del Tribunale di Nocera Inferiore che lo aveva condannato a 2 anni e 3 mesi per evasione dagli arresti domiciliari ai quali era sottoposto, aveva inserito nella sentenza quella espressione. E ciò ha consentito all'avvocato Ronaldo Iorio di poter sostenere che il suo assistito -un 35enne di Avellino, già noto alle forze dell'ordine, da anni residente a Nocera Inferiore – fosse convinto, quando era stato fermato, di non avere più carico alcun provvedimento dal momento che la sospensione della pena, per legge, comporta la caducazione delle misure cautelari custodiali.

Argomentazioni accolte dalla Corte di appello di Salerno, che ha assolo l'uomo per non aver commesso il fatto e lo ha rimesso in libertà. Epilogo di una vicenda, ripercorsa dal legale in una nota, che risaliva al 13 novembre 2016 quando l'allora 34enne era stato sorpreso dai carabinieri nei pressi della stazione ferroviaria di Nocera Inferiore , dalla quale si stava allontanando dopo aver aggredito un capotreno. Bloccato dai militari, aveva inveito anche contro di loro mentre era ospite della camera di sicurezza. Era stato processato per direttissima e condannato per evasione dal regime al quale si trovava – gli arresti in casa – per una rapina che gli era costata in primo grado la condanna a 2 anni e 4 mesi. Ora il giudizio di appello e l'assoluzione che gli ha permesso di lasciare il carcere. Grazie ad un errore. Grazie ad un beneficio mai ottenuto.