Coppia picchiata da 3 stranieri. La ragazza incinta sta bene

Nessun rischio per il feto e la 22enne aggredita col fidanzato a piazza Kennedy ieri pomeriggio

Avellino.  

Follia e paura in piazza Kennedy, una coppia di fidanzati aggredita nei giardi nel Parco Urbano. Un giorno come tanti, una coppia passeggia per godere del fresco. All'improvviso l'aggressione, che, secondo quanto raccontato da una delle vittime - un 24enne-, sarebbe accaduta senza motivo. Nessuna lite, nessuno screzio. Poi le botte con calci e spintoni. A sferrare i colpi sarebbero stati in tre, tutti stranieri. Tre uomini di alta statura e di colore che avrebbero colpito senza ragione i due fidanzati. Un 24enne e una 22enne al quarto mese di gestazione.

I due sono arrivati al Pronto Soccorso del Moscati in stato di shock e feriti. Terrorizzati, hanno sporto denuncia e raccontato agli agenti quanto vissuto. Nel Parco Urbano anche un signore ha rimediato calci e schiaffi dai tre perchè aveva tentato di aiutare i fidanzati. La ragazza è stata medicata. I controlli accurati prestati dai sanitari hanno rassicurato familiari, fidanzato e amici. Nessun rischio per lei e il bimbo (o bimba) in arrivo. Ma il suo compagno descrive attimi terribili. Nonostante il sospiro di sollievo per lo stato di salute della compagna mostra le ferite. I calci lo hanno raggiunto all'addome. Per lui e lei alcuni giorni di prognosi. La denuncia è stata presentata. I tre sarebbero stati subito identificati grazie alle denunce e alle testimonianze di alcuni presenti. Ad intervenire tempestivamente i poliziotti. «Ora sto meglio - spiega il ragazzo -. Ma è stato un incubo. Ho temuto per la mia ragazza e il bimbo. E' accaduto tutto senza motivo logico, senza causa. Non capisco perchè abbiano fatto quello che hanno fatto. Violenza inaudita, gratuita, immotivata. Sono addolorato e sotto shock. La paura è stata tanta. Ho tentato di proteggere la mia ragazza, soprattutto dai colpi». Residenti e cittadini si augurano più controlli in una zona che sembra essere diventata zona franca per bivacchi e follie, violenze e illegalità. Il tema della sicurezza resta centrale per la comunità avellinese che invoca controlli nelle aree di ritrovo.