Ordinanza bis di Soviero, restano in carcere Miele e Guerriero

I due pregiudicati sequestrano ad Avella un imprenditore per il subappalto di un'opera pubblica

Avella.  

Sequestrarono un imprenditore e i suoi due figli per ottenere il subappalto nei lavori di mitigazione del rischio idraulico nel torrente Gaudio – Sciminaro di Avella, Miele e Guerriero restano in carcere. Lo ha deciso il Riesame, chiamato a discutere sulla richiesta di revoca della misura cautelare decretata dal Gip del Tribunale di Avellino a metà marzo. Dunque, a decidere è stata l’ordinanza bis del Pm Antimafia Francesco Soviero che annulla l’efficacia di quella impugnata dai legali delle due persone coinvolte. Un'ordinanza fondamentale senza la quale Miele e Guerriero sarebbero tornati in libertà.