Terrore a Barcellona.Bruno: chiusi in hotel, vivi per miracolo

Il campano Bruno Guarino racconta: stavo per andare alla Rambla, è scattato l'allarme. Siamo salvi

Decine i feriti, un centinaio, di cui almeno quindici gravi, inclusi alcuni bambini. In serata la rivendicazione dell'Isis.

 

di Simonetta Ieppariello

Un boato, poi le urla. Attacco al cuore dell'Europa. L'Isis rivendica. 13 morti.  Intorno alle 17 un furgone è piombato su una folla di decine di cittadini e turisti lungo la Ramblas nel centro di Barcellona: tredici le vittime accertate in serata ma ancora non ci sono informazioni precise sulla loro identità. "Ci sono persone di diverse nazionalità che stiamo cercando di identificare e stiamo lavorando con i consolati" ha dichiarato in tarda serata il ministro dell'Interno della Generalitat (regione) catalana, Joaquim Forn. Tra le prime vittime identificate, tre turisti di nazionalità tedesca e un cittadino belga. Ancora la città è in preda al terrore. Strade chiuse, presidi, sirene spiegate scandiscono il passare delle ore. Un attacco che scatena ancora una volta il terrore in Europa. Un attacco imprevedibile, simbolo della strategia del terrore: comunque, dovunque.

Decine i feriti, un centinaio, di cui almeno quindici gravi, inclusi alcuni bambini. In serata la rivendicazione dell'Isis.
Ed è a Barcellona anche il napoletano videomaker Bruno Guarino che dice «Struggente vedere come una città così bella, possa in pochi attimi diventare uno scenario così cupo. Da qui comunque tutto apposto. Siamo chiusi in casa!», posta sul suo profilo social. «Siamo chiusi in casa - racconta in posta chiusa -. Siamo in cinque. Stavamo facendo una vacanza on the road. La tappa a Barcellona. Poi, l'incubo.  Era la nostra ultima tappa, prima del rientro. Eravamo andati a fare la spesa. Siamo scappati subito a casa. Un inferno di terrore e grida. Abbiamo paura di scende. Non lo faremo. Aspettiamo che ogni allarme rientri prima di uscire. Abbiamo un aereo domani notte alle quattro ma non sappiamo cosa accadrà. Come si evolveranno gli eventi. La città è blindata»

Secondo numerosi testimoni il van procedeva a gran velocità su una traiettoria a zig-zag, tentativo deliberato di investire il maggior numero di persone possibile. Una folle corsa premeditata, lunga quasi seicento metri, tra la gente tranquillamente a passeggio per la strada simbolo del passeggio.

«Siamo accanto con il cuore e il pensiero a Barcellona colpita da un barbaro e criminale attentato terroristico».

Lo scrive in un tweet il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in relazione all'attentato terroristico che ha colpito la città catalana. de Magistris conclude esprimendo «la solidarietà di Napoli. Forza!!»

Chiuse le stazioni della metropolitana della zona e un appello diffuso anche sui social impone a turisti e residenti di non avvicinarsi alla zona.Si sono paralizzate aree della città tra le più frequentate anche dai turisti di tutto il mondo.  Da subito l'azione è apparsa come un attentato ma solo dopo qualche ora la polizia catalana ha confermato ufficialmente la matrice terroristica.