L'assurda morte di Sonia. Quel dirupo era visibile

Polemiche sulla tragedia del 1 maggio. La famiglia di Sonia accusa il Comune di scarsa sicurezza

Avella.  

Da un lato la famiglia di Sonia Cuomo, che attraverso le parole dello zio Bruno, accusa la mancanza di segnaletica e di sicurezza nella pineta de Fusaro. Elementi che, al di là della fatalità e dell'azione umana, sarebbero alla base della morte della 19enne di Ponticelli. Dall'altro il Comune che sottolinea come si sia trattato solo di un incidente non imputabile a nessuno se non al destino. Una tesi rafforzata dalla distanza tra il muretto scavalcato da Sonia e la scarpata, ad occhio e croce 4 metri, uno spazio che, ad onor del vero, fa sì che il dirupo sia visibile all'occhio umano. Ad ogni modo, spetterà alla magistratura sbrogliare la matassa di dubbi e fare chiarezza su quanto è accaduto ad Avella, intorno alle 19.30 di venerdì 1 maggio.  

Intanto, le dichiarazioni dello zio di Sonia, Bruno Cuomo. «Quando è stato il turno di mia nipote, un’amica si era trattenuta a pochi metri da lei per controllare che non arrivasse nessuno. Ha sentito Sonia rivestirsi e in quell’attimo è scivolata, si trovava di spalle al dirupo e non poteva certo immaginare che ci fosse, per questo è gravissimo che quell’area sia così facilmente accessibile». «Non è possibile morire in questo modo, bisogna accertare le responsabilità di chi non ha messo in sicurezza quel luogo», prosegue Bruno Cuomo le cui parole testimoniano ancora di più come sia assurda, per la famiglia della 19enne di Ponticelli, la morte di Sonia che, secondo lo zio, «si poteva evitare». Da qui, la decisione di puntare il dito sulla totale assenza di misure a tutela dell’incolumità dei ragazzi che erano in quel luogo.

Alle accuse della famiglia il primo cittadino di Avella, Domenico Biancardi, preferisce non replicare entrando nel merito delle stesse. «C'è un lutto per il quale sto ancora male, stiamo ancora tutti male. Pensiamo solo a questo, ad una giovane vita che non c'è più». Tutta colpa del destino, insomma, per Biancardi. Quello stesso strano destino che ancora una volta si beffa di tutti poiché l'11 maggio prossimo si sarebbe dovuto tenere ad Avella un Consiglio Comunale, convocato una settimana fa (quindi prima della tragedia di Sonia) proprio per discutere ed approvare la concessione in comodato d'uso della pineta del Fusaro. Un provvedimento di cui più volte s'era parlato nei mesi scorsi al fine di prevenire gli episodi vandalici, che spesso e volentieri, soprattutto nei weekend, si sono verificati.

 

Rocco Fatibene