Scovarono un medico truffatore, premiati due poliziotti

L'encomio all'ispettore capo Marciano Cipriano e all'assistente capo Maurizio Santolillo più tre

Ariano Irpino.  

 

Scovarono un dirigente medico del Frangipane, responsabile di falso ideologico, danno patrimoniale e truffa. 

La Questura di Avellino, premia il Commissariato di Polizia arianese, encomio a all'ispettore capo Marciano Cipriano e all'assistente capo Maurizio Santolillo. Lo stesso premio è stato attribbuito ad Emilio Flammia, Antonio Curcio e Walter Squarcio, tutti attivamente operativi nella squadra di polizia giudiziaria. 

Ariano Irpino luglio 2013

I fatti

Aveva dichiarato falsamente di aver svolto il turno di servizio ordinario rispettando le sei ore giornaliere, di aver prestato ore per turni di servizio in convenzione con l’Asl, inoltre nei giorni in cui era reperibile, avrebbe attestato prestazioni lavorative notturne, con retribuzione straordinaria, per un numero di ore superiore a quelle reali. Era stato questo il quadro accusatorio pesante a carico di un medico dell’Ospedale di Ariano Irpino, chiamato in causa come direttore dell’unità operativa di radiologia. Rinviato a giudizio da Gup del tribunale di Benevento Maria di Carlo per truffa e falso dopo le meticolose indagini della polizia

L’Asl di Avellino, parte civile, rappresentata dall’avvocato Mariarosaria Di Trolio. A difendere il primario l’avvocato Marcello D’Auria. Tutto è partito nel 2013 da una denuncia dettagliata di Anselmo La Manna, Comitato di tutela del territorio supportata da diverse segnalazione. Le indagini della squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato Arianese all'epoca diretta dal vice questore Vito Cuccovillo avevano in poco tempo delineato il quadro.

Il medico avrebbe in pratica accumulato secondo gli inquirenti, un illecito stipendio pari ad oltre centomila euro. Pedinamenti, intercettazioni e appostamenti, per verificare l’effettiva presenza del medico nella struttura, i suoi orari di entrata e uscita.

Nel giugno del 2013 la richiesta di custodia patrimoniale da parte della procura arianese. Un sequestro di beni appartenenti al medico per una cifra pari a quella contestata come frode alla sanità, circa 110 mila euro. Il Gup avvalorò ulteriormente l’attività investigativa con la richiesta di rinvio a giudizio.

Gianni Vigoroso