Baby spacciatori nel Baianese, subito il processo

La Procura di Avellino chiede il giudizio immediato per i 5 giovani accusati di vendere amnesia

Baiano.  

Operazione Amnesia, la Procura chiede il giudizio immediato per i cinque giovani imputati ed accusati di detenzione ai fini dello spaccio. Il procedimento si riferisce all'operazione condotta nel marzo scorso dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, che fu impegnato in una vasta operazione antidroga nel corso della quale verrà data esecuzione a 9 misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Avellino. Le ordinanze, di cui 3 di custodia cautelare in carcere, 2 di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari e 4 dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, avevano come destinatari 9 giovani del Mandamento, accusati di detenzione ai fini di spaccio. La piazza scelta per la vendita degli stupefacenti era la villa comunale di Baiano.

Superata la fase cautelare, ieri è arrivata la decisione della Procura di Avellino che, convinta della propria azione giudiziaria, ed attesa la certezza delle prove in suo possesso, ha scelto di andare avanti senza udienza preliminare. Al contrario, la Procura della Repubblica di Avellino, nella persona del pm Del Bene, ha richiesto il giudizio immediato fissato la data dell'udienza: l'8 ottobre 2015. 

Adesso la palla passa ai difensori degli imputati. Entro 15 giorni dalla notifica del rinvio a giudizio, potranno decidere se scegliere un rito alternativo. In tal caso, sarà fissata una diversa data per l'udienza, con un differente giudice per l'indagini preliminari. Sono cinque gli imputati: Miele, i due fratelli Soriano, Galluccio e Colucci. Sono difesi dagli avvocati Pecchia, Preziosi, Peccerella e Sepe.

 

Rocco Fatibene