Bullismo e cyberbullismo, riflettori sugli episodi sommersi

Il monitoraggio con l'sms e il lavoro di prevenzione di Scuola e Polizia

Avellino.  

Sia nel capoluogo irpino che nell’intera provincia il fenomeno del bullismo appare circoscritto e i casi emersi in questi ultimi mesi di monitoraggio sono nell’ordine di poco più di una decina.  Il bilancio viene fuori dall’iniziativa “Sms-bullismo” (numero verde 43002 attivo dal 27 ottobre scorso in tutta Italia) che la questura di via Palatucci sta conducendo sul territorio in collaborazione con le scuole e la dirigente provinciale del Provveditorato agli Studi Rosa Grano. D’obbligo, dunque, tirare le somme al termine di un anno scolastico, visto che è proprio l’ambiente della scuola quello dove solitamente si riscontrano episodi del genere.

Ma come ha spiegato anche il vice questore Ornella Iorio, capo di Gabinetto della questura di Avellino, che ha seguito direttamente i casi segnalati e svolto in prima persona gli incontri programmati negli istituti scolastici, ciò non significa che non ci possano essere episodi sommersi, cioè accaduti ma non ancora venuti alla luce. Inoltre è giusto ricomprendere nel fenomeno il cyberbullismo (su cui lavora la Polizia Postale) che sdogana le caratteristiche del tipico bullo e, in pratica, vede realizzarsi quasi un’inversione dei ruoli.

Il servizio completo di intervista al Capo di Gabinetto Ornella Iorio sull'app di Ottopagine.

Alessandro Calabrese