Sparatoria a Valle, Malinconico fermato davanti a un bar

D'accordo con i carabinieri e polizia si è fatto trovare insieme alla moglie a Roccarainola

Avellino.  

E’ terminata dopo tre giorni la fuga di Aristide Malinconico, il 53enne che domenica pomeriggio ha sparato un colpo di pistola alle spalle di Carmine Peluso, 43enne venditore ambulante. Ad arrestarlo, ieri sera tardi, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Avellino insieme agli agenti della squadra Mobile della questura di via Palatucci. L’uomo, accusato di tentato omicidio, nella tarda serata di ieri si costituito, presentandosi spontaneamente alla caserma dei carabinieri.  

Malinconico, già con precedenti penali, ora è destinatario di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso a suo carico dalla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo che ha coordinato le indagini. Ora si attende la convalida da parte del giudice e di conseguenza l’interrogatorio, nel quale Malinconico potrà chiarire la sua versione dei fatti. «Non è scontato - così come ha dichiarato il suo avvocato difensore Carmine Danna - che la sua costituzione implichi una confessione rispetto ai fatti del quale è accusato. Aspetteremo il suo interrogatorio che dovrebbe esserci tra oggi e domani». 

Malinconico, seppure si sia consegnato nelle mani dei carabinieri, era stato già rintracciato ai confini tra la provincia irpina e l’hinterland nolano. Ed è stato proprio a Roccarainola che il 53enne d’accordo con le forze dell’ordine si è fatto trovare, davanti ad un bar. Era con sua moglie ed ha atteso l’arrivo di un militare che lo portasse in caserma per le formalità di rito. 

Ma i carabinieri e polizia stanno ancora lavorando per poter capire se vi siano responsabilità di favoreggiamento. Intanto il lavoro delle forze dell’ordine è stato anche quello di riuscire a ricostruire la vicenda. Perché pare che dietro alla lite tra vicini di casa, ci siano altri motivi. Anche perché Peluso non abita in via Della Sala e il suo aggressore risiede a Monteforte Irpino. 

Intanto si prega per una ripresa di Peluso. Molti gli amici che hanno affollato la sala d’attesa della sala di rianimazione dell’ospedale Moscati per incoraggiare il popolare “topone”, considerando che la pallottola si è conficcata nella colonna vertebrale e che rischia di non farlo più camminare. 

Paola Iandolo